The idea of you, una serie tv su una donna che si innamora di un ventenne
Siccome una pagina di storia si occupa anche di storia del costume, The idea of you è un ottimo film per fare il punto su come stiamo messi sui pregiudizi sulle donne e su come la società stia cambiando.
The idea of you a me è piaciuto, perché è uno di quei prodotti che partono con tutte le carte in regola per essere delle terrificanti stupidaggini, e invece poi, seppure non sono certo capolavori, se la cavano perché sono scritti con mestiere e sensibilità.
Ceneentola ha quarant’anni
La storia è in fondo l’ennesima Cenerentola rivisitata, solo che qui Cenerentola è una mamma quarantenne divorziata da un ex marito passabilmente str0nzo che l’ha cornificata e lasciata per una donna più giovane. Per fortuna ha una figlia che le vuole bene ed è abbastanza femminista per capire che il padre è un idi0ta e la madre, porella, fa quello che può.
Con tutto che la protagonista Solene è Anne Hathaway, ed è quindi ad un livello di figaggine incommensurabile per qualsiasi altra mortale, tutto ciò che la società le propone per riprendersi dal divorzio è una carrellata di uomini quaranta/cinquantenni con la verve di un broccolo lesso che per giunta non hanno la minima idea di come si possa rimorchiare con successo, e infatti la fanno scappare via dopo due battute di conversazione. Finché, con uno di quei meravigliosi equivoci che avvengono purtroppo solo nelle commedie romantiche hollywoodiane, Solene sbaglia a infilare la porta della toilette al Coachella, e invece che ritrovarsi, come avverrebbe nella realtà, bloccata in una fila infinita per raggiungere un bagno maleodorante, entra nella roulotte del più figo cantante ventenne di boy band del mondo. Che ovviamente si innamora di lei nel giro di un secondo e mezzo (ok, contando che è un ventenne questo potrebbe essere anche l’unico particolare realistico della situazione).
Anne Hathaway e le donne di quarant’anni
Cadere nel pecoreccio alla film di Pierino o nell’idiozia più bieca sarebbe un attimo, ma gli sceneggiatori schivano la pallottola con molta eleganza. E così Solene non viene ridotta ad una macchietta e persino il bel ventenne riesce ad avere un certo spessore: lui è un ragazzo moderno che se ne frega dell’age gap perché gli hanno insegnato che non conta, lei invece è una donna e con l’age gap e il pregiudizio deve farci i conti sempre. Se un quarantenne maschio si mette con una ventenne è ovvio che è un figo; a ruoli invertiti lei invece finisce sui giornali additata come una cougar senza scrupoli e una novella Yoko Ono, e naturalmente una pessima madre.
Solene, colpevole solo di essersi innamorata di un uomo in vista, viene sbattuta sulle copertine di gossip, insultata dalle fan, dileggiata dai commenti degli haters su internet, la figlia finisce col fare una vita d’inferno con i paparazzi che la aspettano fuori casa e i compagni di classe che la guardano con curiosità morbosa, persino il marito fedifrago la giudica male, finché la poveretta non decide di troncare la relazione per assecondare gli stereotipi di genere e silenziare gli ipocriti.
Come finisce non ve lo spoilero, anche se trattandosi di una commedia americana è facilmente intuibile.
The idea of you e l’amaro in bocca
Resta però l’amaro in bocca, perché il film dice chiaramente che i pregiudizi verso l’amore dei due protagonisti sono appunto solo pregiudizi, ma nonostante questo la povera Solene ne deve sopportare di tutti i colori, rinunciare in sostanza alla sua storia, aspettare, lasciar perdere, persino in un mondo che ormai dovrebbe essere di mentalità aperta e avanzata. E invece se la commedia funziona è proprio perché nel pensiero comune quello di Solene e del suo bel ventenne è un amore disturbante e “impossibile”, lei stessa si sente in colpa a viverlo e sta male perché pensa di stare facendo qualcosa di sbagliato e inaccettabile.
E lei, comunque, è Anne Hathaway, che qualsiasi ventenne di minimo buon senso sceglierebbe ad occhi chiusi. Dal che si evince che se persino le commedie di Hollywood ci dicono che per noi signore non più giovanissime è dura, la realtà sia molto peggio.
Però almeno è un film consolante, che ci dice che oggi noi tutte fanciulle agées possiamo almeno sognare che prima o poi Damiano dei Maneskin cada ai nostri piedi innamorato cotto.
Condivido tutto.. .sarebbe ora !!!
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