Come rovinarsi tramite Facebook

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Confesso, su Facebook sono imbranata. Per essere più precisi, non mi ci raccapezzo. Nonostante ci stia da qualche mese, devo ancora capire bene a cosa diavolo serva ‘sta piattaforma che gestisce mail ma è più lenta della normale posta elettronica, ti lascia scrivere, ma è più brutta e limitata di un blog, ha la chat, ma più incasinata di una chat normale.

Ti dicono: aiuta a ritrovare vecchi compagni di scuola, di banco, di gite della parrocchia. Appunto, vale a dire che ti ribeccano quelli che, una volta usciti dalle elementari, dalle medie, dal liceo o dal gruppo preparazione cresima, hai cercato scientemente di perdere di vista, dato che degli altri, quelli che ti stavano simpatici, negli anni hai continuato a conservare il numero di telefono e li rivedi comunque per una pizza ogni tanto.

Ti dicono: ma conosci un casino di persone. Già, quelli che non sai chi sono, ti mandano una “richiesta di amicizia” e poi non hai occasione di sentirli mai più: restano per sempre una capoccetta che appare fra le tante della lista degli “amici”, e, ogni volta che la guardi, ti domandi: “E questo chi cazz’é?”

Ci sono rimasta, in Facebook, per tentare di risolvere il rebus di a che caspita possa servire. Me lo domandavo anche ieri, e, per ingannare il tempo, ho risposto, per la prima volta, all’invito a fare due degli stupidi test proposti dalla piattaforma. Uno si intitolava: Che fascino femminile hai? E l’altro: Sesso, che tipo sei? Una decina di domande idiote, cui ho risposto meccanicamente, come si fa sotto l’ombrellone, d’estate, ai test parimenti stupidi dei settimanali femminili. Il risultato di cotanto sforzo è stato che nel primo caso, sono risultata proprietaria di fascino femminile prepotente (Ah, sì? Ma va’! E le schiere di morosi che dovrei calamitare dove stanno? Possibile che si siano tutti persi causa la nuova uscita del Passante?); nel secondo, reggetevi forte, sono risultata un vero e proprio animale da letto. A leggere i due responsi, mi sono fatta una solenne risata, ho chiuso la pagina e sono andata a fare altro, cioè ho tenuto il comportamento che tengo quando, sempre sotto l’ombrellone, finisco di fare i test simili.

Solo che non sapevo quanto Facebook fosse infido. Aprendo la mia pagina oggi, il risultato dei due test è lì, spiattellato in bella mostra fra le mie note personali. Pazienza che uno apra la mia pagina e veda che sono un animale da letto, sant’Iddio: quello che mi scoccia è che sappia che, quando ho tempo da perdere, cazzeggio facendo test del tipo Sesso, che tipo sei.

Adesso ho finalmente capito a cosa serve Facebook. A farti fare figuracce.

29 Comments

  1. Io non ci trovo nulla di così “sconcertante” perchè sei sempre tu che scegli cosa pubblicare e cosa no, esistono anche i tasti “modifica, cancella, elimina dagli amici”…Però sono d’accordo con te, i test da ombrellone riadattati alla piattaforma non c’azzeccano mai!:)

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  2. “Adesso ho finalmente capito a cosa serve Facebook. A farti fare figuracce.”

    Te ce n’è voluto un po’, eh…!
    Mi stupisce che tu che hai scritto tante volte del mondo di provincia non abbia capito cos’è Facebook: la riproduzione fedele di un paesino di campagna, dove tutti salutano tutti e si fanno i cazzi di tutti.

    Non serve a niente perchè ha una funzione fatica, comunicazione fine a se stessa.

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  3. @ilmondodigalatea
    Cerca il nome: “Giuseppe Calamita”, sono quello di profilo con gli occhiali.
    Mi emoziona il tuo interesse, non me lo aspettavo. 🙂

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  4. Confesso che io Facebook lo uso solo per qualche giochino, e okay qualche test occasionale quando mi prende la botta da ombrellone lo faccio, ma sapendo quanto c’azzeccano (essendo creati dagli utenti per gli utenti e non avendo né capo né coda per principio e scienza), evito quelli più imbarazzanti, tanto il risultato è scontatamente stupido. Quanto ai contatti, praticamente ho solo le persone che frequento o con cui mi sento regolarmente via forum, mentre neppure per l’anticamera più tetra del mio ipotalamo ho avuto la sciagurata idea di andarmi a cercare chi, per un motivo o per l’altro, ho perso più o meno scientemente per strada. No, Facebook è un paesotto alienante e alienato, dove ognuno sfrutta quel che c’è di buono e ignora tutto il resto. Ora, cosa ci sia di buono, questa è materia d’alta teoria filosofica, quindi non chiedetelo a me!

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  5. Non prendertela tanto. Ti immagini come ci rimarranno le curiose che scopriranno che ho qualche anno in più di 40 (avevo però detto circa); che sono 20 cm. buoni meno di 1,85; che non assomiglio poi proprio come una goccia d’acqua a Thyago Alves e, soprattutto, che non ho l’aereo personale?
    Cmq sai come cercarmi. 🙂
    Volevo farci un post ma credo non sia il caso

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  6. Figuraccia? Figurone, vorrai dire… 🙂
    Scherzi a parte, per chi nella sua vita ha girato per vari luoghi, via via facendo amicizie e poi perdendole di vista, facebook ha effettivamente una sua certa, limitata, utilità.

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  7. Mah, alla fine lo trovo uno strumento utile per sapere che combinano i miei amici (gli altri li ho come contatti ma ho impostato fb per ignorarli).
    Certo, avere una vita privata trascurabile e non essere una “blogstar” rende tutto più semplice 🙂

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  8. Mentre trasportavo un post dal vecchio blog a quello nuovo mi sono imbattuto nel tuo,e devo dire di aver letto diversi articoli,che mi sono piaciuti e sicuramente tornerò a seguirti.
    Un poco come si faceva coi romanzi di appendice,un pezzo alla volta e saltuariamente,per poi recuperare di colpo le parti mancanti,perchè se Capitan Fracassa lo hai lasciato che si dibatteva con le scimitarre lucenti di maomettani ti chiedi come sia finito in un chiostro a recitare canti gregoriani.
    Facebook per tornare al tema è stato usato anche da me,mi annoia,lo apro pochissimo,non ne capisco la funzione.

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  9. Nessun commento. O lo si è superficiale e di carattere annoiato della vita
    oppure con la testa sul collo e responsabile nel proporsi agli altri. Nel primo caso affacciarsi sul Face Book aiuta a passare la giornata sempre nella noia, nel secondo caso invece l’interesse personale , che è quello di voler dialogare con il prossimo piu’ evoluto e ricco di virtu’ interiore, si impegna nel sociale fredquentando solo persone di un certo calibro. Il Face Book, secondo me, va bene per coloro che si trovano nell’età giovanile , che hanno la smania di incontrare ragazze, amici ecc. Ci sono però altri aspetti che sono quelli di mettersi in pubblica piazza, dove tutti possono accedere e vedere, con curiosità, le persone in mostra. Può anche essere questo un motivo di pericolosità.

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  10. FB è un luogo molto banale e fine a se stesso.
    tanto esibizionismo e bisogno di essere contattati denota a mio parere tanta solitudine e scarsa stima di se stessi.
    Io ci sono , sia ben chiaro , ma solo ed esclusivamente per pubblicizzare il mio blog 😉
    Parere personalissimo sia ben chiaro.

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  11. 🙂 pare anche noto che le aziende lo utilizzino ai fini di una eventuale assunzione, Non vorrei tu ora fossi contattata da Lele Mora. Buon we.

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  12. a me piace. mi consente di tenere un occhio su quello che fanno tanti amici, di essere al corrente delle loro vite in maniera non troppo invasiva. e devo dire che ci ho incontrato anche tanta bella gente che non conoscevo. tutto sta nel non fermarsi all’aggiungere qualcuno alla propria ‘lista’ o nell’accontentarsi di poche parole scambiate in chat. e se devo dirla tutta, diffido sinceramente di chi propaganda l’inutilità di questi network alla luce della propria intensissima vita sociale. alla fine dei conti, secondo quel genere di ragionamento, anche tenere un blog potrebbe essere inteso come una forma di esibizionismo o di profonda solitudine. chi vieterebbe al blogger di entrare in un qualsiasi punto di ritrovo, sia esso un ristorante, un bar o la pubblica via, e iniziare a parlare di attualità o politica o letteratura ecc.? Per altro verso, cosa spinge il commentatore a lasciare le proprie opinioni sui blog altrui?

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  13. Bè, l’articolo del Corriere è una clamorosa fesserie , evidentemente dovevano riempire una pagina , e quale argomento migliore per farlo se non parlare della moda e del fenomeno del momento, a prescindere da quello che viene scritto ?
    Comunque le opinioni su FB sono diverse e tutte valide a loro modo , chiunque lo giudica secondo i propri gusti e utilizzo che ne fa ( o non ne fa ) .
    E’ il bello di questa nostra società , libertà di opinione e giudizio , senza alcuna prevaricazione o imposizione.

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