Quando ho letto questo post sul sito di Metilparaben, onestamente non sapevo come commentare, perché, anche nelle più arzigogolate interpretazioni dell’obiezione di coscienza, declinata in ogni sua possibile variante, mi sfugge come un ginecologo che opera in un ospedale pubblico o convenzionato possa rifiutarsi di fare ad una donna una visita basandosi sul fatto che questa, probabilmente, esercita un mestiere che va a confliggere con la sua (del medico) personalissima morale.
Attendo di avere da Metilparaben notizie sull’evolversi della vicenda, e soprattutto sarei curiosissima di veder citati dai medici in questione le leggi e gli articoli che regolamentano in tal senso l’obiezione di coscienza e consentirebbero quindi loro di rifiutarsi di visitare pazienti di cui non condividano le scelte di vita.
Potrebbero essere utili, questi riferimenti, se mai, per esempio, un medico ateo si trovasse a dover decidere se visitare o no una suora.
;-))
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Le attendo anch’io. Sinceramente sono un po’ dubbioso, forse ho un’idea dei medici diversa, troppo picaresca. Sarei stato portato a credere che il secondo medico la invitasse a fare la visita “subito”….
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A me sfugge ANCHE un’altra cosa….ma perchè? Una che si depila lì è mignotta? No, perchè io dovrò fare un cesareo e ho una mezza idea di farlo in anticipo per evitare rasature da ospedale e fastidi vari. Forse sono mignotta anch’io.
Inoltre le bambine arabe vengono depilate totalmente fin da piccolissime..sono mignotte tutte???
Un mondo di mignotte….speriamo di far ripartire l’economia, così!!
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