Ah ma visto la sua età biologica altro che “papi” dovrebbe chiamarlo…. non mi stupirei che lo chiamasse “amore” o “tesoro”, sarebbe tutto in regola no? 😦
a me il Berlusca è simpatico quanto un foruncolo sulla chiappa. So anche che questo è il tuo blog e che ci fai quello che ti pare,
altrimenti ciccia. Tuttavia spero che la tua sensibilità ti induca ad occuparti con la consueta acutezza di giudizio di un altro fatto accaduto in questo cupo primo maggio, oltre alle ricadute della vicenda Papi/Noemi. Mi riferisco all’impiccagione di una ragazza iraniana, Delara Darabi, condotta al patibolo con l’accusa, contestata, di complicità in un omicidio. L’esecuzione in realtà è stata un assassinio che grida vendetta al cielo: per la giovanissima età della suppliziata e, soprattutto, perché nel suo caso si è di fatto applicata la legge del taglione, una giustizia ispirata a principi religiosi barbari e disumani. Già una quindicina di anni fa Beniamno Placido respingeva quansiasi possibilità di contatto culturale con una società islamica
pietrificata in un colpevole anacronismo. Non sarebbe il caso di dire chiaro e forte e oggi che il nostro mondo non può tollerare le arance meccaniche in salsa religiosa che periodicamente ci vengono spiattellate dal vicino oriente?
Ah ma visto la sua età biologica altro che “papi” dovrebbe chiamarlo…. non mi stupirei che lo chiamasse “amore” o “tesoro”, sarebbe tutto in regola no? 😦
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Come siamo contenti !?!
Habemus papim …….
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forse la giovinetta vuole dirci qualcosa. visto il personaggio forse e’ davvero il papi…
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Cara Galatea,
a me il Berlusca è simpatico quanto un foruncolo sulla chiappa. So anche che questo è il tuo blog e che ci fai quello che ti pare,
altrimenti ciccia. Tuttavia spero che la tua sensibilità ti induca ad occuparti con la consueta acutezza di giudizio di un altro fatto accaduto in questo cupo primo maggio, oltre alle ricadute della vicenda Papi/Noemi. Mi riferisco all’impiccagione di una ragazza iraniana, Delara Darabi, condotta al patibolo con l’accusa, contestata, di complicità in un omicidio. L’esecuzione in realtà è stata un assassinio che grida vendetta al cielo: per la giovanissima età della suppliziata e, soprattutto, perché nel suo caso si è di fatto applicata la legge del taglione, una giustizia ispirata a principi religiosi barbari e disumani. Già una quindicina di anni fa Beniamno Placido respingeva quansiasi possibilità di contatto culturale con una società islamica
pietrificata in un colpevole anacronismo. Non sarebbe il caso di dire chiaro e forte e oggi che il nostro mondo non può tollerare le arance meccaniche in salsa religiosa che periodicamente ci vengono spiattellate dal vicino oriente?
Spero che vorrai unirti alla protesta.
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Beh, il rilievo mi pare corretto, anche se pone limiti alla virilità del Ducetto.
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