Le donne, la tv, i blog e gli amori. Polemica sul berlusconismo e le donne che pensano un po’ troppo

velina santa

Certi labirinti mentali mi affascinano: c’è qualcosa di attraente, infatti, nel seguire i ghirigori di un pensiero che, convinto di essere tagliente e diretto, si incarta in meandri sempre più arzigogolati. In questi ultimi due giorni sul mio blog ha postato diversi commenti un lettore, Frz40, con cui prima non avevo mai avuto occasione di dialogare. La polemica è partita dal post L’educazione televisiva, in cui Frz40 (in cui il 40 deve essere la data di nascita, e non l’età, da quanto capisco) aveva scritto un primo commento molto lungo e circostanziato: secondo lui il mio attribuire parte della “colpa” dell’attuale stato dell’Italia ai modelli che per anni la televisione berlusconiana ha proposto con i suoi programmi era, in buona sostanza, un modo comodo per chi è di sinistra di evitare di far autocritica sulla proprie responsabilità, perché se noi trenta/quarantenni abbiamo aderito a quei modelli è solo ed esclusivamente un nostro demerito. Per giustificare ciò Frz40 spiegava che le sue figlie sono venute su benissimo, e sono del tutto immuni da ogni deriva velinesca, nonostante egli abbia sempre fatto vedere loro le tv di Silvio.

In una mia lunga ed altrettanto circostanziata risposta avevo cercato di spiegargli che, in realtà, egli aveva in parte frainteso il senso del mio post (per carità, non mi sarò spiegata io bene, eh!): la mia non era tanto una accusa nei confronti di Berlusconi, ma una presa di coscienza che ormai, dopo anni di esposizione ai modelli che le tv di Berlusconi hanno proposto come vincenti –non inventato, per carità, ma amplificato con la loro capacità di impatto sì-, la mia generazione è profondamente “berlusconizzata” nel profondo, e questo rende impossibile, alle volte, togliersi di dosso alcuni automatismi del pensiero che noi sentiamo come “naturali”, mentre in realtà li abbiamo assorbiti in modo inconscio, attraverso il bombardamento televisivo cui siamo stati sottoposti fin dalla più tenera età.

La posizione di Frz40, invece, pare negare del tutto questa possibilità: dal suo commento si evince che egli non crede che ai ragazzi e men che meno agli adulti si possano imporre modelli dall’esterno, grazie solo al peso della pressione sociale: se ragazzi ed adulti accettano quel modello è perché decidono di farlo, o perché ne sono convinti o perché, se minorenni, le famiglie non hanno dato loro una “educazione di base” così forte dal renderli impermeabili alle influenze negative esterne; insomma, per semplificare: il berlusconismo non esiste, ma se esistesse la colpa sarebbe di quelle pappemolli, consenzienti, che si fanno infinocchiare da Berlusconi.

Questa idea ha ispirato il mio secondo post Le tette di Tinì Cansino e i paradossi della democrazia, in cui appunto mi ponevo il problema se l’idea espressa da Frz40 fosse condivisibile: è vero, infatti, che molto spesso i modelli proposti sono apparentemente accettati in maniera consenziente dal pubblico, ma, mi chiedevo io, è davvero libera la scelta di aderire ad un modello se, fin dall’infanzia, tutti i mezzi di comunicazione e la società nel suo complesso gli hanno inculcato in maniera conscia ed inconscia che quello e solo quello è il modello da seguire?

Ora è chiaro che, arrivati a questo punto, non stiamo più discutendo di Berlusconi o del berlusconismo, ma il discorso si è spostato su qualcosa di un pochino più generale, ovvero quali siano, in pratica, i limiti della libertà di scelta nell’essere umano.

Quando si affronta un tema del genere, persino se non si è un filosofo ma una semplice blogger, è ovvio che si deve usare un linguaggio un pochino più preciso – non solo più colto, proprio più tecnico- per evitare di dire sfondoni; e ci si augura e si dà anche in parte per scontato che l’interlocutore che ha suscitato il dibattito farà altrettanto: il che non vuol dire che non si possa ancora scherzare e far battute, ma che, quando si risponde, l’argomentazione si basi su contestazioni nel merito, e non si rifugi in una semplice infilata di luoghi comuni.

Che cosa invece mi scrive Frz40? Per prima cosa si lamenta, con tono querulo, del fatto che il mio secondo post sia incomprensibile. Per farlo, però, non lo dice così: con tono mesto, anzi, finge di scusarsi per non aver capito, a tutta prima, cosa volessi sostenere: 1357 parole sono state necessarie per scrivere questo bel post, o meglio, questo bel saggio. Per la verità, nonostante il raffinato e forbito uso del linguaggio, ad una prima lettura non ci avevo capito molto. Notate le finezza: mi conta le parole, come a sottolineare che ho splafonato fuor del lecito, poi fa diventare la parola “saggio” quasi una raffinata forma di insulto: come blogger non vali un beneamato, sottintende, perché non scrivi dei post, ma dei pallosissimi manualetti di filosofia, in cui, nonostante tu sappia usare bene l’italiano, non ci si capisce una cippa. Chi si lascia scappare di penna una frase così sottilmente insultante è un vecchio volpone, e non c’entra se il 40 del nick sia o no la data di nascita. Ma la commedia della finta insipienza continua (sempre contando le parole): mi ringrazia dunque con fare commosso di avergli insegnato una nuova parola, aporia, che, fa capire, è una roba tanto strana che possono usare solo degli intellettuali avulsi dalla realtà, lontani dal popolo ed incapaci di parlare, come invece sa far lui, alla gente. Peccato che, per rinfacciarmi l’uso del termine, lui lo traslitteri in greco, cosa che io manco mi sogno dal fare: il che mi fa sospettare, e con ragione, che la suddetta parola tanto intellettuale non l’abbia sentita affatto per la prima volta da me e ciò gli abbia procurato lo spaesamento che affetta, ma l’abbia imparata fra i banchi di un buon liceo classico e sappia benissimo cosa vuol dire. Ma accusare me di essere una intellettuale con la puzza sotto il naso e dedita a questioni di lana caprina che nessuno capisce è molto più facile che argomentare nello specifico.

Anche perché, quando prova a farlo, va detto che i risultati non sono esaltanti: Frz40 si intorcola in un discorso che, in realtà, non si capisce bene dove voglia andare a parare: l’individuo non può scegliere se gli piace la cioccolata se non ha mai avuto la possibilità di assaggiarla, o neppure sa che la cioccolata esiste. La società dovrebbe dargli la possibilità di conoscere la cioccolata ma la società è formata da individui che non conoscono la cioccolata. Un vero dilemma! E pensare che esistono altre società dove la cioccolata la conoscono bene. E forse anche in questa società c’è chi la conosce ma vuol tenerla tutta per sé e ci fa vedere solo le tette della Cansini.

Già, appunto, verrebbe da dire, e quindi? Il dilemma, al di fuori dell’ironia, è proprio questo: se io non so che la cioccolata esiste, non posso nemmeno decidere se mi piace (lo stesso discorso vale per le tette della Cansino, peraltro: se Frz40 non le avesse mai viste, non avrebbe neppure potuto apprezzarle mai).

Non venendo fuori dall’angolo dove si è incantonato da solo, Frz40 risolve la cosa buttandola sulla generica lamentazione che il tema di cui mi occupo è una fisima senza costrutto:Eh sì, sono questi i temi fondamentali del nostro tempo! Come si fa a non scriverne in modo così puntuale? Mica come quelli che scrivono post con titoli piú lunghi del contenuto, tanto per vedersi in vetrina, e credono che il blog sia un posto dove conti soltanto il il look, come in discoteca. O, come quelle che sentono la necessità di vestirsi sexy come una soubrette del Bagaglino per sedurre un uomo.

Ammirate la virata retorica: prima il dileggio verso l’argomento scelto da me, poi una generica accusa nei miei confronti di essere una moralista (di certo odio le discoteche, e sogno un mondo in cui i blogger e tutti non parlano che di argomenti culturalmente impegnati: insomma, sono una tediosa rompicoglioni), inoltre sono anche un po’ frustrata perché per cercarmi un uomo ho bisogno di vestirmi sexy (‘sta cosa del vestito da soubrette deve essergli rimasta nel cuore, è la terza volta che la ricorda: A Frz40, ma nun è che te piacerebbe vedemme vestita così, eh?). Quindi, il crescendo rossiniano finale:

Per la carità, sul proprio blog ognuno può scrivere come vuole e cosa vuole, però da povero vecchietto mi vien da pensare:TAKE IT EASY, GALATEA! Altrimenti tu “ ragazza fantastica…i carina, simpatica, quando vuoi persino sexy, e poi alla mano, intelligente, spiritosa, piena di senso dell’umorismo, affidabile, dolce, per giunta neanche particolarmente rompipalle sulle cose su cui voi donne rompete sempre” (dal tuo post ”Psicologia Maschile”) passerai molto tempo ancora per capire perché gli uomini non ti filano. Viva le ZIZZE !!

Ecco, meno male che ci siamo arrivati: dunque, dal momento che io, non solo blogger ma soprattutto donna, mi azzardo a scrivere post che non trattano qualche cazzatina adatta al blog di una femmina (chessò, le collezioni moda autunno inverno, come farlo impazzire a letto e le ricette di cucina, ad esempio), è ovvio che sono una esagitata che dovrebbe darsi una calmatina. Altrimenti un uomo che mi sopporti, se mi ostino a voler pensare e scrivere su argomenti che sarebbe meglio lasciare ai maschietti, non lo troverò mai. Per fortuna che, dall’alto della sua pluriennale esperienza, il buon Frz40 mi dà una dritta: scollega il cervello, e scopri le tette, ragazza mia, che non saranno come quelle della Cansino, per carità, ma al mondo ci sono tanti uomini che si accontentano, purché tu non mi ostini a far capire loro che sai anche pensare.

Be’, caro Frz40, ti devo ringraziare per questa bella lezioncina. In effetti, considerato ciò che scrivi, la tua mentalità e la tua data di nascita, hai ragione: non si può attribuire all’educazione televisiva berlusconiana in toto lo stato pietoso di arretratezza in cui versa questo paese, il paternalismo un tanto al chilo sparso a piene mani, la mentalità maschilista diffusa, lo scarso rispetto verso la dignità femminile e l’inesistente stima verso l’intelligenza delle donne che si ritrovano in Italia. In effetti, leggendoti, è evidente che tutte queste cose erano ben diffuse ed allignavano anche prima di Silvio e delle sue tv.

Ah, dimenticavo: per completare l’opera, poi se l’è presa con Kay Rush. Sì, le donne intelligenti devono proprio mandarlo in crisi, neh.

23 Comments

  1. C’è simpatia tra di voi 🙂

    Ah, l’intelligenza e la simpatia in una donna sono sempre aprezzate, ma se nel frattempo scopre anche le tette male non fa 😉

    Ah e non ti azzardare a scrivere di ricette e collezioni primavera-estate

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  2. Sbalorditivo, mi ero perso l’intera bagarre. Vado a leggere i commenti. Quanto all’idea che la TV possa o non possa influenzare una nazione, è ovvio che sì. Se lo ricorderanno coloro – come Frz40, se intuisco bene – che nei primi anni della RAI hanno visto il modo in cui la televisione ha cambiato l’Italia. La società è permeabile alle influenze culturali, che siano alte o pop, mentre dirsi orgogliosamente impermeabili a tutto e tutti non reca – a mio avviso – particolare onore a chi se ne fa vanto. Siamo certamente influenzati dalla cultura pop che passa dalle TV e altri mezzi di informazione/intrattenimento (cinema, riviste, musica, ecc.), ma sta poi al nostro libero arbitrio intellettuale (e non me ne si voglia se uso tale parola) l’onere di filtrare l’oro dal fango. Che poi qualcuno ci riesce o meno, sono fatti suoi e sarebbe anche lecito discutere di gusti personali… ma è un altro argomento su cui si potrebbe scrivere fino alla consunzione dei polpastrelli.

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  3. Quale onore !!!! Un intero post dedicato ai miei interventi.

    Certo che devono averti dato un bel fastidio per dedicargli tanto tempo e spazio. 1710 Parole questa volta ! Ma le conta Word in un baleno con un semplice copia e incolla, non preoccuparti, non mi ci son messo di persona.

    Che ti posso dire? Hai anche cercato di fare un sunto delle rispettive posizioni con uno sforzo notevole, anche di commenti, e mentre delle tue lascio a te la responsabilità del risultato, per quanto riguarda le mie apprezzo lo sforzo e te ne sono grato perché mi permette soprattutto di capire quello che tu hai capito e, soprattutto, quel che tu vuoi che si capisca.

    Ma non sei lontana dal mio pensiero, lo ammetto.

    Io, peraltro, ho seguito un approccio diverso. Ho ritenuto molto interessante la discussione e ho invitato sul mio sito http://frz40.jimdo.com/ i miei amici, molti dei quali di sinistra, a leggere integralmente quanto scritto da ciascuno di noi sul tuo blog, lasciando tutti liberi di farsi la propria opinione da soli.

    Se me lo consenti suggerirei ai tuoi lettori di fare altrettanto. Ti daranno certo, ugualmente e forse anche di più, ragione, comprensione e conforto. So benissimo di giocare fuori casa, ma, scusami, non mi piace essere interpretato. Nè, tanto meno, aggettivato.

    Qui peraltro, se me lo permetti, vorrei solo fare ancora qualche precisazione.

    La prima. Certo, 40 è l’anno di nascita e non l’età. Felice intuizione la tua, visto che ti ho detto di avere una figlia più o meno con gli stessi tuoi anni (e lo riporti). Sono sì della vecchia guardia e mi piacciono, ahimé, lo ammetto, le donne, ma così precoce……

    La seconda. Non ho mai detto che le TV di quegli anni (peraltro non solo quelle di Berlusconi dato che è stata una bella gara!!) non abbiano avuto impatto sui modelli delle allora adolescenti. Ci mancherebbe, siamo tutti figli dei nostri tempi! Ho però sottolineato che, in quegli anni c’erano anche tante altre cose da mettersi under the skin, a partire dalle pallottole delle BR, per passare all’enorme sviluppo delle droghe pesanti, ai delitti della mafia, ai massacri di piazza Tien An Men e chi più ne ha più ne metta.

    Terzo. Non ho fatto il classico, Sono un semplice ragioniere e me ne vanto. Dell’ aporia ho dovuto informarmi, me ne dispiace. Ma ho capito! Tramite Wikipedia (controlla, ho fatto solo copia e incolla) e adesso conosco una parola in più: la userò appena mi capiterà di dove fare una bella figura.

    Quarto. Ebbene sì. Sono in uno stato “pietoso di arretratezza”, ma che ci vuoi fare, a letto preferisco la dolce tortura di un paio di tette alla triste tortura di un saggio sulle tv berlusconiane. Che maschilista !! De gustibus !!

    Quinto. Scusa se mi son permesso di essere ironico e impertinente nel contrastare le tue idee e affermazioni. Se lo desideri non lo farò più 🙂 Capisco che l’irritazione per essere contraddetta può essere peggiorata con l’uso di tali strumenti, ma non volermene.

    E soprattutto non scordarlo mai: take it easy !!

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  4. Mamma mia, dopo una batosta del genere uno dovrebbe capirla e uscire di scena senza fiatare. Ma evidentemente certa gente non impara mai.

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  5. E’ tipico dei cafoni della peggior specie dire alla gente di non prendersela dopo averli pesantemente offesi.

    Frz40 per prima cosa qui non siamo nel tuo letto, quindi non vedo cosa centrino le tette, in secondo luogo non si capisce cosa tu voglia dire perché quando ti esprimi in merito alla questione non illustri alcun pensiero logico. Sarebbe bello capire cosa centrano i fatti di sangue da te citati con le tv di berlusconi…

    Infine perfavore risparmiati l’ipocrisia dello smile che è un trucco vecchio come il mondo, ci sono persone molto più brave di te ad offendere con il sorriso in bocca.

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  6. Qui c’è puzza di troll.
    L’odorino che emana Frz è di colui che percepisce di aver avuto un piccolo momento di gloria (falsa) nella propria esistenza informatica e ne fa materiale per blog.
    Galatea emana una pesante essenza di palle triturate. Non è la prima volta che straborda dai commenti per un post-a-due, piuttosto inutile e noioso. Si capisce come l’individualismo sia un brutto difetto.

    Sarebbe bene contare le parole di un post perché pochi reggono le 1000, figurati le 1500. So bene che la sintesi non è un dono femminile, ma al mondo non c’è solo il tuo blog e molto spesso si consultano le News+PuttanateVarie dal PC dell’ufficio quando il boss fa tardi.

    Frz non ha intuito che “Berlusconi” rappresenta quella massa di persone che immagina la vita composta solo da tre elementi: soldi, soldi, e un’altra cosa che adesso non ricordo, ma sono sicuro inizi per “s”…

    Galatea non ha intuito che il secondo post (Le tette di Tinì Cansino e i paradossi della democrazia) era troppo astratto. Sarebbe stato meglio un’analisi sul microcosmo del conformismo, o sul fatto che la tv (media monodirezionale) è ormai percepita come un intrattenitore pluri-canale, purtroppo non adattabile ai nostri gusti e momenti. Senza contare che è tuttora uno status symbol, e godo un mondo sapendo che la tecnologia OLAP che uscirà l’anno prossimo consumerà una frazione dell’elettricità degli attuali plasma/LCD. E dove la vogliamo mettere l’alta definizione? Io consiglierei di metterla nel cesso perché occorre pagare Sky o comprarsi un lettore BlueRay (con relativo affitto del DVD) per vedere qualcosa di decente.
    Purtroppo se siamo figli della tv possiamo almeno essere orgogliosi di navigare in internet (media bidirezionale), e padri di IPod-dipendenti (infatti la musica è morta).

    Esprimo un intimo gemellaggio con Kay Rush, infatti mio padre mi disse: “Pensa sempre con la tua testa. Gli altri ti emargineranno perché non vorrai essere come loro.” Accidenti, aveva proprio ragione!

    E soprattutto non scordarlo mai: quando Berlusconi va in Abruzzo a fare campagna elettorale e Franceschini solo per rendere l’estremo saluto alle vittime del terremoto… “take it easy!” (che tradotto vuol dire “fottitene”, ma anche “se non la pianti con questo cazzo di blog di sinistra, veniamo su e ti conciamo come Franca Rame).

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  7. Non è solo questione di individualismo, a dire il vero: è che sì, avevo veramente le palle triturate, non solo da quanto veniva detto, ma dal tono usato:il “take it easy” finale, per giunta ripetuto, è la goccia che fa saltare i nervi. Peraltro sembra che non ci si renda conto che gli esseri umani sono, per fortuna, molto più complicati di quanto scrivono sul blog: il gentile signore pare convinto che io passi la vita solo ed esclusivamente a discettare di pallosissime cose di filosofia, non rendendosi conto che, appunto, questo è un blog, non un Grande Fratello. Inoltre ‘sto tono paternalista, come se si rivolgessero sempre ad un bambino di dieci anni, lo riservano spesso e volentieri a noi donne, perché, nel loro inconscio, noi donne non raggiungiamo mai la maggiore età, siamo sempre delle bambine che vanno indirizzate verso il Bene. No, non credo sia un troll: quello che tempo è che sia davvero convinto di quello che dice e del tutto inconsapevole dei pregiudizi di cui i suoi commenti grondano, per questo continua a suggerire “take it easy”, non arrivando a comprendere che ha offeso pesantemente l’interlocutore con il suo modo di porsi e con le sue affermazioni. in questo è perfettamente in linea con Berlusconi, che prima dice delle cose irripetibili e poi, quando la gente si incavola, si sente davvero vittima di un attacco perché non arriva a capire perché se la prendono tanto…
    Quanto al fatto che scrivo post troppo lunghi: forse hai ragione, ma il blog, in fondo, è un mio sfogo e non deve obbedire a nessuna legge dell’auditel: per cui trovo estremamente liberatorio mandare al diavolo con un post lungo, lunghissimo e molto argomentato chi mi ha fatto girare le balle. Soprattutto quando, come in questo caso, c’è una mentalità diffusa che, a mio avviso, meritava una puntuale esegesi.
    Se vi annoia, saltatelo a piè pari, non c’è problema. Baciotti. 🙂

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  8. Galatea,

    Certamente avviando questo blog avevi messo in conto anche i corrispondenti pallosi tipo frz40.

    Però lascia in piedi i loro post: servono per ricordare com’erano certi italiani d’un tempo, padri-padroni fra le mura domestiche, guitti nella vita. Esemplari rari ormai, questi Dottor Tersilli medici della mutua destinati presto a sparire come le Nazionali e le Marche IGE della loro gioventù.

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  9. Conosco una signora ben sopra i 90, con la quale ogni tanto mi tocca interloquire. Si tratta di monologhi, nei quali la signora cita, uno dopo l’altro, episodi poco significativi di un passato recente e remoto. Il suo scopo non è fare conversazione, ma dimostrare che la sua memoria è sempre buona. Si tratta, è evidente, di una forma di esibizionismo senile. L’esibizionista è sempre noioso, perché la sua comunicazione non verte sui contenuti, ma su quello che lui è, o vuole apparire. Figuriamoci l’esibizionista senile: un disastro comunicativo. E questo, a mio parere, è il caso di frz40.
    In realtà, frz40 non ha nulla da comunicare, se non la notizia, rivolta a se stesso e agli altri, che per la sua età è un gran bel polemista. Il pepe viene poi dall’interlocutore: donna, intelligente, probabilmente carina, e, soprattutto, giovane. Provocarla, farla arrabbiare è più che attirarne l’attenzione: è, data la virtualità del mezzo, possederla. Di fronte a tutti.
    Prodigi di internet. Altro che Viagra.

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  10. Smettessero queste donne ad usare il cervello di cui peraltro non sono fornite. Usassero le tette per farsi apprezzare di quelle sì qualche volta sono fornite.

    Chi era che diceva: “Un uomo che si innamora d una donna intelligente è sicuramente un omosessuale” ?
    L’unica cosa che posso pensare e che fosse un gay, allora sarebbe stata una frase stupenda.

    Frz40 fottitene! credo che dalla tua data di nascita è la cosa che ti riesce meglio.

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  11. Per me basta così. Mi son divertito abbastanza e ho trovato quel che cercavo. Per un attimo ho creduto che le nuove generazioni di sinistra fossero, almeno quelle, aperte ad un sereno confronto.

    Così mi era parso di vedere dal tono pacato del primo blog e relativi commenti.

    Poi la nostra suffragetta progressista ha voluto salire in cattedra e propinarci un bel saggio filosofico, al quale è bastato rispondere con un po’ di sarcasmo ed ironia, per offenderla nel profondo dell’intellighentia e farle tirar fuori questo sproloquio pieno di insulti, luoghi comuni, interpretazioni artefatte.

    Cambiano i tempi, ma non cambiano gli atteggiamenti. Forse capisco: che sia questa l’educazione che il signor Franceschini ci vorrebbe proporre?

    P:S: – A “luciindescai” voglio però dire una cosa: sbagli. Le donne ce l’hanno eccome un cervello e sanno benissimo come usarlo, spesso insieme col cuore.

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  12. Per favore, non facciamone una questione anagrafica…pure io sono nato e cresciuto senza tv, ma: avevo un pianoforte, che è stato ed è metà della mia vita; sono sposato da trent’anni con una donna intelligente, tagliente e stronza, che non me ne fa passare una, e mi va bene così; quanto alle tette…beh, non saranno proprio così essenziali, ma non c’è uomo che resista a una sbirciatina nella scollatura. Quelli beneducati, lo fanno senza farsi notare. Agli altri, escono gli occhi dalle orbite e gli casca la mascella.

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  13. Oh meno male, il buon Frz40 ci ha spiegato tutto della vita! Finché la sottoscritta si limita a postare qualcosa di inoffensivo (raccontini, battutine) vabbe’, si può tollerare anche se è di sinistra (povera creatura!), ma se s’allarga, diamine, no! Sul mio blog non posso mica postare “un saggio filosofico” (Perché no, poi? Il blog è mio, no? Peraltro, i saggi filosofici, credimi, Frz40, sono ben altra cosa!), sennò divento una “suffragetta progressista”. Alle cui argomentazioni puntuali di replica, peraltro, caro il mio Frz40, non rispondi una cippa, limitandoti a lamentarti che siamo tutti qui comunisti cattivi. “Insulti! Luoghi comuni! Interpretazioni artefatte!” Eccheddiamine, manco fossi Berlusconi… Come diresti tu, take it easy. Sennò poi ti agiti troppo, e, data l’età, non vorrei averti sulla coscienza.

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  14. E chi ha mai parlato contro le tette? Io non concepisco nemmeno di mettere addosso qualcosa che non abbia una profonda scollatura. Se gli uomini ci buttano un’occhiata, meno male: a noi ragazze alza il morale, neh. 😀

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  15. Argomentazioni? Perchè ce n’era qualcuna alle cose che ho detto ? Io, lo ripeto, ho visto solo luoghi comuni, insultii e interpretazioni arbitrarie.

    Come adesso. Chi ha mai detto “cattivi”? Quella scuola vi ha insegnato a legggere, anche a scrivere, ma a capire? Solo quel che vi fa comodo e nel modo che vi fa comodo. Altro che le tv berlusconiane!

    Comunque stai pur tranquilla, non mi agito, anzi non nmi son ami divertito tanto.

    Quanto al take it easy, visto che lo reputi paternalistico, te lo dico in romanesco, che forse lo capisci meglio: A Galaté, SCIALLA !!!!!

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  16. @->Frz40: Uh, guarda guarda quanto diventi permalosetto, quando vieni trattati come tu tratti gli altri, e ti si rivolta contro il tuo stesso “Take it easy”… Addirittura gridi e strepiti nei blog altrui!
    Di grazia, in che senso dovrei “sciallà”?
    Fino a prova contraria sei tu che vieni a casa mia. Spiegami, ordunque, illuminami: posso postare solo cose che siano da te preventivamente approvate? Devo smettere di scrivere sul mio blog perché a te dà fastidio ciò che scrivo? Vanno considerate argomentazioni appropriate solo quelle che eventualmente ti diano ragione, mentre tutte le altre non sono ammissibili? Anche io attendo da te risposte nel merito di quello che ti ho replicato, smontando punto per punto le tue argomentazioni, cosa che tu non hai colto: tu invece hai risposto accusandomi soltanto di essere faziosa, senza però dimostrare perché lo sarei, e ora te la prendi a caso con la scuola (in mano ai comunisti, come pare di evincere dal tono!).
    Se vuoi argomentare fallo pure: se sai solo strepitare – nel caso non lo sapessi, nella netiquette scrivere in maiuscolo equivale a mettersi ad urlare in maniera scomposta – nessuno ti obbliga a restare qui o a leggermi. Scialla tu, insomma.
    PS. Anche io ti trovo estremamente divertente. Soprattutto ora che ti vedo tutto rosso per la stizza mentre posti commenti e non sai più su che specchi arrampicarti. Mai riso tanto, ti assicuro. 😀

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  17. Non è questione di età anagrafica, ovviamente, ma di mentalità. Il modello Tersilli purtroppo è tuttora molto diffuso anche fra i nati dopo il 1990.

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  18. Cara Galatea,

    frz40 è da un po’ di tempo un commentatore assiduo nel mio blog e non ho mai avuto “problemi” a controbattere alle sue tesi ed argomentazioni. Ammetto, però, che io posso dedicare al mio blog solo una minima parte del mio tempo perché insegnare (cosa che mi risulta faccia anche tu) è una professione che occupa molto più tempo delle 18 ore di cattedra. Quindi, non ho proprio il tempo materiale per scrivere post lunghi e complessi come i tuoi (da me comunque apprezzati, se non per il contenuto, certamente per la forma). Forse sarà per questo, cioé per il fatto che i miei articoli sono leggeri e senza pretese (né saggi né pamphlet), che anche i commenti di frz40 non sono così articolati e complessi.
    Comunque ho l’impressione che, come capita spesso, non ci sia feeling tra te e lui, come invece c’è tra me e frz40 … non credo, però, dipenda solo da lui, forse dipende dal modo in cui tu ironizzi su di lui. A volte basta poco per essere spiritosi ma molto meno per diventare offensivi. Lo so, non lo si fa volutamente, ma accade, come dire, che si perda il controllo … della penna.

    Con simpatia. Marisa 😀

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  19. Ho ironizzato su di lui perché è stato lui il primo a prendere un tono antipatico, che è peggiorato di commento in commento, peraltro. Non sono stata affatto offensiva, e sono sempre rimasta nel merito della questione, cosa che lui non ha fatto. Non mi risulta di aver “perso il controllo della penna”, a dire il vero: mi sono limitata a commentare, passo a passo, quanto lui stesso aveva scritto, con tanto di citazione letterale. Per carattere, che sarà anche un po’ polemico, ma così è, non sono mai disposta, in nome di una pretesa “educazione” che non si capisce mai bene in cosa consista di preciso, a lasciar passare affermazioni che trovo assolutamente non condivisibili e soprattutto prive di argomentazioni.
    Di mio trovo che sia comunque più corretta una polemica, anche furibonda, con qualcuno piuttosto che non rispondere o far finta che tutto vada bene per ipocrisia: questo, a mio avviso, è un modo scorretto, paternalista e anche offensivo, perché è come se non si prendesse neppure in considerazione di trattare “l’avversario” come un proprio pari, ma lo si liquida con un sorrisino di compatimento.
    Fra me Frz40 non c’è feeling, questo è possibilissimo: ma di mio trovo molto più rispettoso avergli dedicato un post per smontare le sue argomentazioni piuttosto che limitarmi a lasciarle morire nel silenzio fra i commenti, come faccio con coloro che, a mio avviso, manco sono degni di una risposta. Poi lui si sarà offeso, magari. Pazienza.
    Con simpatia. Galatea.

    PS. Sì, insegno anche io, e pure io, ti assicuro, lavoro per ben più di 18 ore a settimana. In più, bisogna anche vivere…Il blog però mi appassiona, e quindi un po’ di tempo da dedicargli lo ritaglio come capita: per fortuna scrivo velocemente. 😀

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  20. Beh, un po’ in questo post -e nei commenti- la penna ti è sfuggita, non tanto negli altri …

    Ti rinnovo l’apprezzamento per i tuoi scritti e condivido la tua passione per il blog, anche se io, che mi sono sempre considerata una grafomane, evidentemente non possiedo la tua stessa facondia … almeno finché gli impegni scolastici sono pressanti. Finiti gli esami, forse, mi rifarò.

    Ciao. Marisa

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  21. “piuttosto che limitarmi a lasciarle morire nel silenzio fra i commenti, come faccio con coloro che, a mio avviso, manco sono degni di una risposta.”

    Appunto.

    “Poi lui si sarà offeso, magari.”

    Ma noooooooooo!! E’ che sull’argomento mi son divertito abbastanza.

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