
Sta per arrivare il grande caldo. I disfattisti del Corriere insinuano che le città italiane sarebbero impreparate ad affrontare questa nuova, terribile ed imprevista emergenza chiamata estate. Il blog Il Nuovo Mondo di Galatea, invece, che è sempre sulla notizia, ha già mobilitato le sue fonti governative per capire invece come ci si è mossi per arginare il disastro, e vi offre in anteprime notizie succose più delle angurie…
L’ondata di afa in arrivo ha subito fatto nascere una miriade di variegate proposte nella maggioranza di Governo: il ministro dell’interno, Roberto Maroni, ha annunciato di voler schierare immediatamente alle frontiere l’esercito, per respingere il caldo africano. La proposta ha però indignato la sottosegretaria al turismo Michela Branbilla, preoccupata che il blocco del caldo alle frontiere mandi in crisi il settore alberghiero. Sacconi ha così ventilato una sanatoria limitata: i gradi in più potranno entrare, a patto che trovino almeno un albergatore disposto a presentare domanda per regolare permesso temporaneo di soggiorno, come lavoratore stagionale. La linea dura non trova però tutti concordi: l’ex ministro dell’Interno, Pisanu, da sempre più moderato, suggerisce di schierare sì i militari, ma in città, agli angoli delle strade, con il compito di soffiare sui passanti.
Il provvedimento ha però suscitato polemiche da parte dei Vescovi: la Cei ha fatto presente che l’accoglienza è un dovere cristiano, e, fino a prova contraria, anche l’afa è un dono di Dio. Il Vaticano, del resto, sul problema è diviso, fra l’ala oltranzista, che nega la possibilità per i credenti di usare il condizionatore per alleviare le sofferenze, e quella moderata, che lo vorrebbe concedere, ma solo nelle ore serali e in casi di provata gravità. Eugenia Roccella medita di proporre alle Camere, in merito, un decreto legge da votare con urgenza, in cui si chiarisce che sopportare l’afa non è obbligatorio, ma il caldo non si può rifiutare.
Berlusconi, dal canto suo, vede nel caldo in arrivo una possibilità di sedare le polemiche sui ben noti scandali sessuali: se lo beccano nudo abbracciato ad una minorenne in topless potrà dire che è solo colpa dell’afa.
L’opposizione apre dibattito sul problema: i Radicali tentano una svolta politica. Contro l’afa, Pannella farà il consueto sciopero della fame, sì, ma rivedrà i parametri della dieta del digiunatore: non più consentito il cappuccino, al massimo la fetta di cocomero. Di Pietro e Grillo raccoglieranno firme per 27 referendum. All’ombra.
Il Pd, come al solito, si spacca: per decidere su cosa, bisognerà però fare delle Primarie.
Sono confortata da tante prese di posizioni. Avere una linea di condotta univoca in questi casi è determinante 🙂
Complimenti per la tua verve!
Salutissimi, Annarita
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Mi ricorda vagamente questo mio vecchio post: http://peterconiglio.wordpress.com/2007/10/13/emergenza-mezza-stagione/
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Sei geniale 🙂
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