Andarsela a cercare

petrolini nerone

Chiudete gli occhi, e fate un piccolo sforzo di immaginazione.

Siamo a Gerusalemme, attorno al 33 d.C.

Dal balcone del suo palazzo Caio Sempronio Ioannardus guarda le strade della città. E’ quasi sera, il sole tramonta, uno schiavo silenzioso gli versa nella coppa un po’ di vino, prima della cena e lui la prende in mano, tenendola fra le dita ben pasciute.

La città formicola di vita, perché ha da poco visto da vicino la morte: ci sono state tre crocifissioni, al pomeriggio, sul Golgota; due ladroni e un esaltato mitomane, che, gli ha spiegato Pilato, il suo amico Procuratore, si credeva ed era creduto dai suoi il Re dei Giudei.

Che palle, ‘sti giudei, pensa Ioannardus: hanno una fissa per la loro religione, e per il loro Dio, e quando poi si convincono che stia arrivando il loro messia, non li si tiene più in nessuna maniera. Quella terra, poi, di aspiranti messia ne produce con una certa frequenza: tutti pezzenti con qualche velleità di far la rivoluzione, mandare via da lì i Romani, et similia. Chissà perché si scaldano tanto, poi, si domanda, attorno a ‘sta faccenda del Messia: deve essere il caldo e il clima, deduce, pensando alle verdi e placide colline attorno alla sua Bononia, dove la vita è dolce e il cibo buono. Mangiassero meglio e non avessero quel caldo torrido ed il deserto attorno ad assediarli, non starebbero a perder tempo con queste cazzate, i beduini: i Messia, le promesse del loro Jahvè, vai a sapere che altro ancora. Avrebbero accettato, come gli altri popoli, volentieri il giogo di Roma, che Iovannardus conosce così bene perché ne fa parte e all’ombra del quale prospera. In quale altro impero lui, che non ha il fisico per la dura vita del militare, né la sottigliezza dialettica o l’intelligenza acuta per il potere vero, potrebbe infrattarsi in un comodo impiego da burocrate, seppure occupato in faccende di secondo piano, ai confini del mondo?

Roma è una fede accomodante per chi la abbraccia: ti consente di fare ciò che vuoi purché tu non crei impacci. Non è un Ordine assoluto, è un ordine che fila liscio e così vuol continuare a filare. Se c’è un intoppo, lo si rimuove. Velocemente. Con la dovuta brutalità, se è il caso. Un impero è un impero, non un gioco da signorine; ma è così ben organizzato, poi, quell’impero, che le signorine al suo interno possono anche starci, e fingere di non vedere e non sapere: perché il lavoro bruto lo fanno gli altri, e ai burocrati come Iovannardus resta solo da minimizzare qualche danno troppo evidente, se mai a qualcuno viene la voglia di chiedere spiegazioni.

Il Procuratore Pilato..” annuncia lo schiavo, con voce ovattata.

Oh mio caro! – Sorride Iovannardus, vedendo entrare l’amico – Prendi anche tu un po’ di Falerno! Ma cos’hai? Il caldo? Sei pallido, ti vedo un po’ provato..”

Pilato si scosta la toga, l’aria gli manca: “Può essere. O i pensieri. Sai, delle volte, anche se sei abituato alle esecuzioni…oggi per esempio, con quell’Yoshoua ben Joseph…”

Ah, il mitomane..”

Sì, non c’è dubbio..però poveretta, la madre mi ha fatto una pena..in fondo condannarlo a morte già era tanto, ma poi lasciarlo riempire di botte, di frustate, consegnarlo così in balia di fanatici che gli han fatto di tutto perché sapevano che noi non saremmo intervenuti… forse avrei dovuto pensarci meglio. In fondo Roma è la legge, per tutti, e tutti si devono sentire garantiti da noi…”

Iovannardus sorride e gli porge una coppia di vino fresco.

Pilato, ma che discorsi, dai…era un matto, frequentava gente ai margini, puttane, pezzenti, rivoluzionari…tipi del genere finiscono male per la vita che fanno, se l’è andata a cercare. Vorrai mica farti un processo te, adesso! Sono cose che capitano e la colpa è sua.”

Pilato appoggia le labbra e sorbe il vino. “Già.”

Essendo un racconto, non si fa riferimento ad avvenimenti o personaggi reali. Anche perché certi personaggi sono eterni e allignano in ogni epoca, purtroppo.

18 Comments

  1. In realtà Iovannardus è ancora più spregevole: dà consapevolmente voce al terzo ordine del circo, quelli che si divertono solo con le esecuzioni, perchè si ricordino di lui al momento del voto.

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  2. Iovannardus e’ stato persino gentile.
    Quell’hippy visionario era anoressico (dicono che sia stato 40 giorni senza mangiare), alcoolizzato (distillava l’acqua per farci il vino, un suo brevetto), mezzo vampiro (beveva il sangue), frequentava ladri e puttane, distruggeva i banchi di onesti commercianti, il sabato non stava mai tranquillino e faceva casino con la sua banda di teppisti.
    Cosa pretendeva? Che i carabinieri romani gli facessero il massaggio shiatsu?
    Finire appeso ad una croce in un’aula scolastica e’ il meno che gli potesse capitare, magari impara pure qualcosa.

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  3. Questo è il vero red. cac.: il verbo allignare non può essere usato con stati in luogo figurati che abbiano una valenza temporale.
    Chi lo dice? Lo dico io, e tanto ti basti.

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  4. @->red cac: Per informare l’universo creato dei suoi problemi di stipsi perché non si limita ad aggiornare il suo status su Facebook?
    Cari saluti.

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  5. … è chiaro che se pesi 42 chili e una guardia carceraria – che magari ne pesa 120 – ti molla un pugno o ti assesta un calcio nelle reni, gli effetti non sono gli stessi del farlo nei confronti d’un wrestler professionista. L’ho già detto nel mio blog e lo ribadisco qui a voce alta: quale che sia la colpa di cui s’è macchiato un soggetto sottoposto a misure restrittive, NON SIAMO (ANCORA E PER NOSTRA FORTUNA) IN AMERICA LATINA! NON ACCETTIAMO UNO STATO DI POLIZIA! I RESPONSABILI DEVONO ESSERE ASSOLUTAMENTE PUNITI! Se vieni fermato dalle Forze dell’Ordine devi essere sicuro dell’Habeas corpus, perché – fino a prova contraria – noi tutti vogliamo la certezza di vivere in uno stato di diritto. Tutti i padri che, come me, tremano al solo pensiero che una vicenda analoga possa mai accadere anche a loro figlio, sono perciò autorizzati a sputare in faccia a Giovanardi.

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  6. Ciao, mi chiamo Guido Mastrobuono e sono un cacciatore di articoli per un concorso che si chiama “Concorso Permanente di Parole ed Immagini” e mette a confronto articoli che stimolino una discussione in ambito folisofico, sociale o politico (vedi l’indirizzo http://lavoristi.ning.com/profiles/blogs/concorso-permanente-di-parole ).

    A mio avviso, questo articolo arricchirebbe il nostro concorso e volevo suggerirti di inserirlo.

    Il concorso, in realtà, è una scusa per convincere la gente a metterci a disposizione spunti per la discussione. Noi poi ne parliamo e ci creiamo un’idea nostra sui più svariati argomenti.
    Infatti, la concorrenza tra autori non è una cosa che ci appartiene: noi creiamo nella collaborazione. E dal confronto con gli altri, noi aumentiamo il nostro sapere.
    Comunque la pubblicazione offerta in premio ai vincenti è vera ed effettiva.

    Se lo vorrai, potrai tranquillamente inserire, al piede degli articoli un link al tuo blog cosa che lo renderà più noto e facilmente raggiungibile.

    Un saluto

    Guido Mastrobuono

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  7. Mi spiace, non è roba mia. Qualunque cosa scrivessi, mai la rinnegherei, perché sarebbe sempre meglio dei xxx (e qui mi conceda una reticenza non fittizia, perché non mi aggrada ricorrere all’aischrología dialettlae in un blog femminile) che si fa Lei.
    Non nego che, in termini aristofaneschi, la battuta del primo commento abbia una sua efficacia, ma non mi appartiene; quanto al secondo, non scrivo mai simili stupidaggini da disinformati.
    Ho usato con sciocca disinvoltura su altri siti non amici questo user ID e questo indirizzo di posta del tutto fittizio che fa riferimento al sig. Train (mi spiego così i fatto che Lei abbia accettato i commenti). Dal momento che metto le mani sul fuoco sui colleghi della redazione ed escluso che si tratti del sig. Train (che mai è riuscito a scrivere due righe senza errori clamorosi) il campo dei sospetti si riduce a non più di tre persone, due delle quali si danno anche un sacco di arie.
    Chiedo scusa per l’inconveniente. Le mie incursioni le rivendico tutte come mie; quelle di un cretino che mi fa il verso le respingo e, che Lei mi creda o no, restano le mie scuse. Ma siccome Lei legge il mio IP, sig.na Galatea, se non trovo assurda l’idea che raschi i miei commenti autentici, tanto più può farlo con quelli che le dovessero sembrare spuri.
    Saluti. Rimando ad altra evenienza un eventuale commento.

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  8. I troll che trollano i troll! Questa mi mancava. Meraviglioso. Adesso sto davvero rotolandomi dalle risate. Aspetto con ansia le prossime puntate della saga “L’identità perduta di red cac”. Mi faccia sapere, mi raccomando.
    Red lei è sempre più divertente.

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  9. mah, sarà solo una coincidenza, ma questo “Ioannardus” assomiglia molto, dal nome, ad un personaggio odierno. sebben pure il racconto mi sembra attuale…..

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  10. in questa divertente parodia (buona anche la sceneggiatura) si tocca i realtà uno dei temi più controversi della vicenda di Gesù

    quanto i romani sono stati i responsabili della sua esecuzione, e quanto invece gli ebrei, i sacerdoti del tempio?

    solo in un vangelo c’è l’episodio del popolo che grida “crucifige”, e qualcuno ipotizza che la presunta “neutralità” di pilato sia un pò un’invenzione per addossare tutta la colpa agli ebrei, e scagionare un pò roma, che sarebbe diventata capitale del sacro romano impero

    ovviamente dall’accusa agli ebrei di deicidio discende tutta una serie di conseguenze molto pesanti, nella storia dei secoli a seguire

    ma queste cose che ho scritto, più o meno si sanno, era una messa a fuoco sul tema così brillantemente narrato in questa bella parodia

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  11. La cosa assurda è che il valoroso bobbolo finanzia milioni di persone per l’ordine pubblico e questi perdono tutto il loro tempo appresso a poveri esseri iscemiti o quasi zombie, invece di tentare di arrestare qualche assassino od almeno direttore di banca con l’obbligo di arraffare i risparmi della vecchietta, per non parlare poi di tutti i farabbutti, ladri, truffatori, stupratori che settimanalmente le jene o striscia portano alla luce con le loro inchieste a costo zero.
    Tutto ciò deve essere stato premeditato ad arte:
    è troppo vantaggioso per i caporioni tutti

    Non so come mettere un link su questa piattaforma, ma per chi avesse voglia di leggere anche i diversi, così odiosi per l’aristocrazia del mangiare aggratis fare copia incolla:
    http://esseredisgustosi.splinder.com/post/21676269/L%27uomo+che+sussurrava+agli+sci

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