“Oh.”
“Ah. Eccoti.”
“Allora?”
“Allora, niente.”
“E Marco?”
“Solito. Stavolta vuol votare PDL .”
“Lo capisco. E tu?”
“Boh. Forse non vado nemmeno.”
“Ti capisco. Io…..boh. Vedremo. Mi stanno arrivando a casa delle gran telefonate pre-registrate,con in coda l’opzione della tastiera per la normativa sulla privacy.”
“Sì,anche a me. Son patetici. Ti ricordi quando facevano i sondaggi per le amministrative di qualche anno fa?”
“Sì. Han smesso. Quando han capito che la metà non rispondeva e mandava a culo le operatrici, e la metà dell’altra metà non conosceva nemmeno i nomi dei candidati…..”
“Già.L’han capito anche loro, che non gliene frega più niente a nessuno.”
“Eh,caro mio, una volta era facile. Prendevi una tessera PCI, o PDS, o DS, e zàcchete, eri subito uno di cultura, uno che lottava per i diritti, che rispettava le regole…”
“Sì,è vero. Bastava la tessera, o almeno bastava dire che votavi lì, e subito eri a posto, non ti facevano tutte quelle pugnette su fisco,conti e donnine… cioè: facevi quel cazzo che volevi, ma eri a posto, eri uno che sapeva far tutto, uno bravo, con la testa….. cazzo, come era bello essere imbecilli ma passare per gente con la testa…. come era bello….”
“Già. Mica come adesso, che dici che sei del PD e passi da imbecille…. come è cambiato tutto….cioè: come non ti puoi più nascondere, ecco…..”
“Vero. Pensa che Marco era riuscito a far scordare a tutti che non aveva neanche finito il liceo….che l’avevan perfino messo a dirigere la sezione teatro della provincia…..dei bei soldini, andava dove voleva, faceva il figo……cazzo, è bastata quella storiaccia su quella compagnia dove stava la sorella della sua fidanzata, e ti saluto signorine…..tutto all’aria, niente di niente, niente più consulenze su ogni cazzo di teatro della regione… che adesso gli è rimasto solo da strillare sui giornali locali, l’hai letto come polemizza con il Sindaco di Montescazzo, che non gli ha rinnovato l’incarico? Dice che è un complotto….”
“E Franco? Aveva la terza media, due anni di professionali….assunto come impiegato. Poi s’è fatto l’impresina, e giù di commesse e forniture…..mai che nessuno avesse da ridire sull’incompatibilità, mai, cazzo….. come stava bene, Franco….. adesso han rotto i coglioni anche a lui, poveretto, proprio adesso che sua figlia gli si è messa con quell’albanese che han preso l’altro giorno che chiedeva il pizzo sulle slot-machines…..cazzo,che sfiga….”
“Hai ragione. Che sfiga. Potevamo andarcene anni fa? Dovevamo essere più svegli. Tanto era chiaro, che prima o poi il vento avrebbe fatto il suo giro. Adesso, se vuoi contare qualcosa, devi fare le primarie: e se le perdi, devi esser veloce a fare una lista per rompere il cazzo, così al ballottaggio ti cercano e rientri nei giri….”
“Oh, proposito di giri : vogliono organizzare una riunione per Gaza…”
“Adesso? Cazzo, ma questi son proprio fuori tempo massimo….adesso, poi…..proprio adesso….che quello lì è laggiù…..”
“Cosa vuoi farci? Anzi:cosa facciamo? Andiamo?”
“Boh.Va a finire come per il Tibet, ti ricordi? Due sere di pienone, e adesso non gliene frega più niente a nessuno.”
“Eh. Però, che momenti. Tutti presi a non farsi scavalcare a sinistra.”
“Con quel pataca di Carlo che era segretario provinciale,arrivava in piazza e diceva, serissimo: io del Tibet mi sono sempre occupato, anche il mio cane si chiama Tibet, la mia morosa Federica, nell’intimità, la chiamo Tibet.”
“Che la chiama in un altro modo, tra l’altro….anzi, la chiamava…..lo sai,no?”
“Sì,lo so. Federica l’ha scritto anche su facebook, quando ha comunicato a tutti : Carlo nell’intimità mi ha chiamato Paola, ora c’è del freddo tra noi.”
“Geniale.”
“Sì,geniale. Oh, s’è mai capito chi era ‘sta Paola?”
“Ma dài. Sei l’unico a non saperlo. Era quella consigliera del comune di Saltinbacco, che aveva preso un casino di preferenze perchè era pr di una discoteca di Riciglione…..”
“Aahh…cazzo. Bella figa…..”
“Ah,caro mio,vedi che te la ricordi…..voti meritati,no?”
“Osta. Un casino. Eh,vedi. La sinistra premia i suoi apostoli. No?”
“Ma certo. Dài,ci sentiamo. Ciao.”
“Ok. Ciao”.
La telefonata è frutto di totale fantasia, come i nomi, i fatti e le persone indicate.
State bene.
Ghino La Ganga
realismo sì, ma reazionario, quanto basta
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per Alice:
boh,non ho ben capito il Tuo commento.
Se una semplice constatazione della realtà provoca l’immediata qualifica di reazionario,stiamo freschi.
Stai bene,grazie per la lettura.
Ghino La Ganga
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@Alice: E comunque Ghino, se fosse reazionario, sarebbe il mio reazionario preferito. 🙂
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“Sì,è vero. Bastava la tessera, o almeno bastava dire che votavi lì, e subito eri a posto, non ti facevano tutte quelle pugnette su fisco,conti e donnine… cioè: facevi quel cazzo che volevi, ma eri a posto, eri uno che sapeva far tutto, uno bravo, con la testa….. cazzo, come era bello essere imbecilli ma passare per gente con la testa…. come era bello….”
ergo: bastava aver la tessera x essere imbecilli? lei sa quanti milioni d’iscritti aveva il PCI? quante persone con la tessera hanno lottato e pagato in prima persona perché erano iscritte al PCI o alla CGIL?
capisco lo scherzo e la battuta, ma andiamoci piano, non c’era solo veltroni nel PCI.
saluti
alice
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Per Alice:
Il Pci,a metà anni settanta,contava circa due milioni e mezzo di iscritti.
La Cgil,non molto tempo fa, sosteneva di averne cinque milioni,di iscritti: in gran parte pensionati.
Ad oggi il PD non credo raggiunga gli 800.000 iscritti (i DS da soli ne facevano 660.000: di essi,nel 1999, gli iscritti al di sotto dei 40 anni erano meno del 3%).
Non mi risulta che sia mai stato il numero a far la forza; nè mi risulta che l’aver fatto parte di un’associazione con molti iscritti abbia mai aumentato il quoziente intellettivo dei componenti, per il sol fatto che essi fossero iscritti.
Sicchè non è che bastasse aver la tessera per essere imbecilli: semmai, molti pensavano che bastasse averla,per non esserlo ( e farsi gli affari propri).
Mi pareva d’esser stato chiaro: strano che Tu abbia malinteso.
Quanto a Veltroni: hai ragione.
C’erano D’Alema,Mussi,Angius,la Melandri,Berlinguer Sergio,Salvi,Burlando,Fassino,Zani,Sposetti,Adornato,Bassolino,perfino Bondi.
Andando un po’ più indietro nel tempo, c’erano Natta,Cervetti,Pecchioli,Ingrao,Ferrara Giuliano e il di lui padre,Cossutta,Garavini.
Un gran numero di intellettuali,non c’è che dire.
Stai bene.
Ghino La Ganga
Per la padrona di casa:
Grazie.
Inchino e baciamano.
Ghino Reazionario La Ganga
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cara Galatea, è ovvio che è un tuo diritto preferire chi vuoi. Io ho solo sollevato una questione di merito, non di gusti.
caro Ghino, pleonastico dire che non basta avere la tessera x essere un imbecille; ma è vero anche l’esatto contrario, cioè che non basta non averla per non esserlo.
grazie x l’attenzione. alice
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Su, dai, non litigate… direi che qui il problema non sia avere la tessera, non avercela, ma la metalità di alcuni che finiscono col prendere la tessera di un partito esattamente come comprerebbero la giacca di una grande firma della moda: averla fa figo.
In Italia, e qui sono io la prima ad ammetterlo, pur essendo di Sinistra, ci sono sempre stati dei pregiudizi e dei luoghi comuni: uno dei quali è quello che gli “intellettuali” veri possono essere solo di sinistra. Secondo me gli altri partiti dovrebbero anche domandarsi perché, dato che i luoghi comuni nascono sempre da un fondo di verità, e bisogna ammettere che il PCI e la sinistra in generale sono sempre stati molto bravi ad attirare a sè gli intellettuali, e a trarre da questo gran pubblicità. Il Pci, poi, spesso riusciva a far passare per “suoi” anche intellettuali che non lo erano, mentre riusciva a far prontamente dimenticare quelli “suoi” che lasciavano il partito incazzatissimi. Ma questo è un altro discorso.
Va detto che da questo luogo comune alcuni hanno inferito che per essere considerati “intellettuali” bastasse allora essere “di sinistra”, così come, negli anni ’80, bastasse iscriversi ai Socialisti per diventare manager clamorosi e rampanti. Ovviamente era una cretinata. Nel PCI, come negli altri partiti, c’erano intellettuali, e poi c’erano persone intelligenti. E poi c’erano anche gli scalzacani. Come i due che ritrae Ghino nel suo post, che sono comunisti come Berlusconi era socialista.
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per carità, nessun litigio, ma nemmeno perline colorate.
quanto a truismi ce ne sono parecchi. il PCI formava i suoi quadri e metteva la cultura ai primi posti. l’intelletuale era di “sinistra” per il semplice motivo che la destra e gli altri erano e sono, al di là dei mascheramenti attuali, impresentabili. del resto, la “cultura” di destra l’abbiamo conosciuta troppo a lungo.
bisogna aver vissuto queste cose negli anni Cinquanta-Settanta x rendersi ben conto della situazione. poi figli di puttana e transfughi ci sono dappertutto, ma mi pare non fosse questo il punto.
per decenni i milioni d’iscritti al PCI erano iscritti veri, che rischiavano, perché la tessera era un rischio reale: discriminazioni, licenziamenti, schedature e reparti confino non ce li siamo inventati noi.
un po’ di memoria non farebbe male.
ciao
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