Marketing fail

Che se uno ci pensa, ha anche ragione. Tutto questo nervosismo si spiega, ha un suo perché. Hai voja!

Ma come, dice uno. Per anni investi, investi, investi in pubblicità. Occupi ogni spazio, hai tutte le televisioni, i giornali, i mezzi di comunicazione. Fai il lavaggio del cervello non ad una sola generazione, ma tutte quelle esistenti, senza far distinzione dii età. Li rincoglionisci non solo con la propaganda vera e propria, ma soprattutto con tutto il resto, al punto che la velina non è più solo nel programma scollacciato, ma pure al tiggì a far da conduttrice. Gli prospetti 24 ore su 24 un mondo in cui conta solo essere fighi, avere soldi, dove l’onestà è moralismo, e anche moralismo un po’ cretino, dove la gente si misura in base al vestito che ha addosso, alla macchina che guida, dove chi studia è preso per il culo perché l’ignoranza è bella, rende famosi e rende liberi. Li martelli, senza quartiere, senza risparmio, facendo vedere che arrivano al successo in politica e in tutti i campi solo quelli e quelle che con questo sistema sono stati selezionati o a questo sistema hanno aderito, per comodità o convinzione. Smantelli la scuola, smantelli lo Stato sociale, distruggi tutto quello che ti può dare fastidio e inventi una meravigliosa neolingua fatta di servizi di Nonsolomoda e gossip per dimostrare che tutto ciò è bello, è moderno, è assolutamente meraviglioso.

E nonostante questo, ma porca miseria, ti ritrovi sempre con una massa critica di rompiballe che ti resta del tutto impermeabile. Niente, sono sempre là. Non ti ascoltano. Non li persuadi. A brutto muso, continuano a dirti di no. Fanno la loro vita, leggono i loro libri, ascoltano quello che vogliono ascoltare. Se non lo trovano disponibile, se lo cercano. E il triste è che, nonostante siano abbastanza simili, non sono nemmeno così intruppati. Non sono un partito politico, o una classe sociale: no, sono trasversali, potrebbero essere chiunque. Restano costanti nel tempo, ma non sono sempre gli stessi, perché di generazione in generazione ci sono nuove leve, persino fra quei ragazzi che in fondo ti sei cresciuto tu.

E ti rispondono picche. Sempre. Come se tu non esistessi. Qualunque cosa tu faccia. Picche, picche, picche. Non ti filano, e tirano dritti per la loro strada. Come se tutta la tua propaganda scivolasse loro addosso, senza lasciare traccia. Niente. Un muro. Con tutto il sangue che hai versato. Con tutti i soldi che hai speso. Con tutte le energie che hai investito.

Prima ancora che un problema politico, quello che rode è questo gigantesco marketing fail.

 

15 Comments

  1. ciao, bel post, ma purtroppo oltre a quelli che dici tu vi sono, ma sono una minoranza, dei blog nei quali qualcuno con la puzza sotto il naso pontifica, decide quello che devi pensare, non va bene la massa critica dei rompiballe, forse proprio perché è una massa, ma ci dev’essere un’elite che pensa per te, nel nostro (??!!) blog ci si confronta, a volte anche con modi aspri, in tanti altri no. scusa l’ot, ma stavo vedendo le fatiche, i problemi, le preoccupazione di donne che oggi saranno in piazza, tante non sapevano dove lasciare i bimbi, stanno provvedendo mariti, amici, parenti.
    ogni tanto parli della blogosfera o altri argomenti del genere, non hai mai notato quanti autoreferenziali ci sono, quanti che hanno il verbo?
    scusa lo sfogo, ciao e buon… fine we
    ps: dei blog di cui parlo non ce n’è uno che sia nel tuo blogroll ( si dice così?)

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  2. CERTO COME NO!! HA FATTO TUTTO DA SOLO…. E CHI E’ DIO???? BELUSCONI E’ UN’UOMO, POTENTE SENZA DUBBIO, MA UN’UOMO!!!! IL PROBLEMA MIA CARA LEI, SUL QUALE IO INCENTREREI IL DIBATTITO, E CHE DOV’ERANO I 60 MILIONI DI ITALIANI METRE LUI FACEVA TUTTO QUESTO???

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  3. Onestamente, cercando di ricordare ogni cosa che ho letto su questo blog, sembra quasi una cosa spichedelicha che cambia colore ed intensità in base al ritmo, ai bit o chissà cosa…
    Sembra quasi che ora non sopporti più determinate donne, determinati comportamenti di donne e determinati atteggiamenti che alcune donne hanno avuto nei confronti di altre donne poichè non è sempre un discorso di maschi contro femmine, ma di donne contro donne e tutto e sempre a favore o meno dei maschi e per accontentare le voglie più o meno nascoste dei maschi.
    Tempo fa mi sono lamentata di come donne accusano altre donne di non essere uguali a loro alle loro abitudini ed alle loro sembianze o modi di pensare e di agire… e mi è sembrato quasi che questo tipo di ragionamento non fosse da te gradito in quanto non è un discorso di uomini o donna ma di modi di essere o di agire… Nulla da ridire su questo, di certo è così, ma se scendiamo in fondo al discorso e’ sempre e solo questo che emerge: il voler sempre primeggiare a dispetto di altre o altri della categoria per poter essere poi premiati o premiate dalla categoria opposta.
    Ora leggo questo e penso di come ti vuoi o cerchi di differenziare il tuo essere, di far notare quanto differente sei dalla mischia che insieme ad altri ed altre, hai cercato di salvaguardare, a differenza del modo di vestire, con le scollature quanto basta il collo di pelliccia e gli occhialoni da sole, che a quanto pare ti hanno coinvolto pienamente e resa simile alla massa.
    Boh, non ci comprendo molto e forse non riesco nemmeno ad esprimere a parole pienamente ciò che vorrei effettivamente dire.
    Leggendo più giù, sempre nel tuo blog, mi è tornata in mente la mia adolescenza, quando non c’era facebook ma c’erano uglamente professori e genitori… e c’erano genitori assenti per lavoro, quello più duro, quello di operaio e quello di bracciante agricola che non credevano nella scuola, purtroppo, come mezzo di sopravvivenza per il futuro e poi c’erano insegnanti acculturati che forse, credendo troppo nella cultura, spesso non si perdevano su facebook sui blog o su quant’altro, ma si perdevano nei salotti, nelle cene delle Leonesse, nelle cene dei Rotary e sempre con aria superiore non si sprecavano mai per aiutare un ragazzo o una ragazza che proveniva da un sociale tropo basso, troppo spoglio di avvenire, specialmente se da parte dei loro genitori non c’era una riverenza nei loro confronti, e si limitavano a suguire ed aiutare solo i ragazzi di buona famiglia, quelli che contavano o quelli dove era e per i quali era più semplice raggiungere un livello di prestigio come insegnante, tutto il resto, poteva tranquillamente essere fermato, bloccato, bollato!
    Ma la voglia di imparare cose nuove in molti di questi ragazzi c’era e c’è ancora. Un vero peccato che spesso si perdano per via di genitori troppo assenti ed insegnati troppo lontani.
    Un commento psichelico e confuso forse, ma è quello che provo leggendo il tuo blog che comunque trovo ugualmente molto bello e che vale comunque la pena di leggere… sempre!
    Ti chiedo scusa. Ciao.

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  4. @CiccioDX85
    Concordo appieno, anche se il tuo intervento mi pare leggermente off-topic.
    Non dico altro.
    Tra poco daranno la colpa al Berlusca anche del fatto che le ragazzine voglion fare le veline.

    @Galatea
    “Li rincoglionisci non solo con la propaganda vera e propria, ma soprattutto con tutto il resto, al punto che la velina non è più solo nel programma scollacciato, ma pure al tiggì a far da conduttrice.”
    Li rincoglionisci perche’ si lasciano rincoglionire.
    Secondo, anche i saputelli che si credono ‘impremeabili’ alle volte non sono molto meglio!

    Gigi

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  5. Scusatemi, ma state forse dicendo che nel post, in questo post di Galatea, c’è scritto e Galatea ha scritto che la colpa di tutto questo è esclusivamente di una persona di sesso Maschile che casualmente da imprenditore molto affermato è divenuto un politico molto famoso?
    Io tutto questo non sono riuscita a leggerlo, ma tra le righe ho letto altro, ho letto di quanto ci si è fatti rincoglionire da tutto ciò, ma è difficile far capo ad una sola persona in tutto questo modo…
    Ed onestamente, almeno nella mia mente mi rifiuto di pensare che Galatea pensi questo, per quanto il suo blog spesso mi confonde…
    Se poi ho compreso male il tutto… Boh.
    Comunque, personalemte non ho firmato per la manifestazione di oggi… ho notato che tra i commenti viene citata…
    Non scendo in piazza, anche se sono fortemente dalla parte delle donne, ma non per uso e consumo di altri: quindi nemmeno per conto di chi, guarda caso proprio ora e non magari un anno fa o due anni fa quando questa storia ha avuto inizio, con tanti risvolti verso l’uso della donna.
    Sembra quasi anche che tutte le donne si siano risvegliate oggi per la presenza di extracomunitarie e non per come si sono viste le donne in questi anni….
    La Carfagna e le voci che circolavano, la Noemi e le voci che circolavano, la Lario che aveva annunciato che il marito era un …, la Minetti e le voci che circolavano, e chissa quante che forse mi sfuggono…
    In tutti questi momenti solo alcune donne e uomini, si sono lamentati, ma preventivamente, almeno le donne erano prese per femministe frustrate; ora dopo la Ruby e Co, scoppia questa volgia di ribellione accompagnata da uomini che guarda caso sono tutti antiberlusconiani? Muah.
    Ovviamente faccio ipotesi… ma da donna ora, non me la sento di scendere in piazza.

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  6. Negare il ruolo della TV commerciale nel degrado culturale del nostro paese significa voler tapparsi gli occhi.
    Mi sembra ovvio che chi si lascia rincoglionire è colpevole. Ma questo non vuol dire assolvere il rincoglionente.
    @Gigi: se per te uno che usa il cervello per esprimere un pensiero che non ti trova d’accordo è un saputello, mi sembra che sia tu quello che esprime giudizi affrettati.

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  7. @Salvo
    E perche` chi usa il cervello dovrebbe essere solo la padrona di casa (e tu?) mentre tutti quelli che i milioni di italiani che guardano la TV commerciale, la “assorbono” (e magari votano per il padrone delle TV qui sopra) sono dei “rincoglioniti”?
    Su quali basi?

    Gigi

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  8. @Gigi: forse ti è sfuggito un pezzo di frase, “per esprimere un concetto che non ti trova d’accordo”. Non ho detto che non usi il cervello. Mi riferivo semplicemente alla tua definizione di “saputelli”, analoga allo “sfigati” di galatea di qualche post fa (che condivido), sul quale avevi da ridire.
    Ciò detto, sono più che convito che chi si forma un parere “assorbendo” quello sente in TV senza riflettere autonomamente sia un “rincoglionito”, come dici tu, a prescindere da quale canale segua, Rete 4 o Rai 3 non fa differenza.

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  9. Mi fa piacere sapere che non sono l’unico ad essersi accorto della cosa. Dovremmo ripetercela più spesso, però, questa verità. Tende ad essere dimenticata troppo velocemente. Anche io a volte me ne dimentico…

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  10. @Salvo
    “forse ti è sfuggito un pezzo di frase, “per esprimere un concetto che non ti trova d’accordo”.”
    E a te e` sfuggito che anche sono altri che fanno i saputelli quando danno del “rincoglionito” (e tu mi pare ti associ al coro) a chi, secondo un loro personalissimo parere, assorbono senza riflettere.
    Quello che tu, e non solo tu purtroppo, non sembri capire e` che come tu dai del “rincoglionito” ad altri (o condividi l` insulto, non fa differenza), altri possono dare del saputello a te.
    E non vado oltre.
    E se qualcuno fosse convinto che se proprio tu ad assorbe senza riflettere?
    E` autorizzato a darti e a dirti in faccia che sei un rincoglionito (o uno sfigato)?
    Ti va bene ?
    E se no, perche` tu si e l` altro no?

    Tutto sommato e` meglio prendersi del “saputello” che del “rincoglionito”, no?

    Non e` invece meglio lasciar perdere questi insulti da terza elementare e cercare di capire perche` gli altri si comportano in un certo modo?

    Gigi

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  11. Hai centrato il punto. Sei liberissimo di pensare che io sia rincoglionito. Basta che quello che dici provenga da un tuo pensiero, e non perché l’hai sentito da qualche parte. Tutto qui.

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  12. @Salvo
    Io non mi permetto di pensare che altri siano rincoglioniti.
    E se proprio non posso evitarlo, cerco comunque di non dirlo.
    Molte volte mi e` capitato di pensare che gli altri fossero stupidi, superficiali tranne poi accorgermi che invece avevano le loro ragioni.
    E poi, a chi giova l` insultare ?
    Io almeno la vedo cosi`

    Gigi

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  13. Sono d’accordo con te, infatti ho scritto “pensare” e non “insultare”. Non mi sembra nemmeno che ci siamo offesi a vicenda negli scambi che abbiamo avuto fin qui, tra l’altro. Se proprio devo dirla tutta, l’epiteto in questione non l’ho affibbiato a te neanche nella mia testa, proprio perché ritengo che tu stia portando avanti una tua riflessione, che io non condivido, ma che mi sembra autonoma e non dettata da qualcuno.

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  14. @Salvo
    Mah, se tu non mi hai insultato, bene.
    Io pero` ho letto molti “rincoglioniti” in questo blog, e mi sono beccato personalmente dello “sfigato”, dello “sfigato al cubo” e del “bimbominkia”
    E sono pochi giorni che posto qui. E questi magari si credono delle persone “aperte di mente”.
    Gigi

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