Vada a bordo, cazzo!

Certo, a sentire la registrazione del dialogo fra Schettino, il comandante della Costa, e De Falco, che lo invita a risalire sulla nave naufraganda precipitosamente abbandonata, vengono i brividi. Il brusco invito di De Falco che fa da titolo al mio post è diventato subito uno slogan, un hastag di successo su Twitter, con centinaia di persone che lo usano per esprimere indignazione o dileggio contro il comandante fedifrago e incapace, che ha distrutto la sua nave e lasciato nelle peste passeggeri ed equipaggio.
Si sono sprecate le analisi sociologiche al volo, per spiegare che Schettino è il figlio o l’epitome dell’Italia berlusconiana pasticciona e superficiale, buona solo a godersi i privilegi finché tutto va bene, per poi scappare indecorosamente senza prendersi la responsabilità del male fatto.
Ma più che il simbolo di una Italia berlusconiana di piccoli egoisti privi di morale o di senso civico, Schettino mi pare un bell’esempio di come sia stata generata la crisi in cui tutti ci troviamo a naufragare oggi: che non è dovuta all’esistenza di tanti piccoli egoisti incapaci ed irresponsabili, ma al fatto che questi tizi, per troppi anni, sono stati messi a fare i Comandanti.

18 Comments

  1. Io ho ascoltato la conversazione e ho sentito Schettino dire “sto coordinando dallo scoglio” o qualcosa di simile.
    Ora, a me pare che stiamo assistendo al classico comportamento italiano per cui tutti quanti sono tecnici della nazionale, ministri dell’economia, santi eroi e navigatori. Tutti quanti sanno perfettamente come si sarebbero conportati loro (eroicamente) e tutti quanti sanno benissimo che Schettino stava mentendo ed è un verme ignobile.
    Ora, può anche darsi che tutto ciò sia vero e che Schettino SIA un verme ignobile. Ma esiste, se pure forse meno probabile, la possibilità che Schettino avesse ragione e de Falco fosse in preda all’isteria e stesse dando ordini senza senso.
    Ma fa sentire tutti molto meglio avere un capro espiatorio da indicare a dito, anche se non abbiamo mai comandato nemmeno un gommone, anche se non eravamo sul posto, anche se non sappiamo niente di niente e le uniche notizie che abbiamo arrivano tramite i giornali.
    La sentenza è stata emessa e tutto il cuore d’Italia da Palermo ad Aosta si gonfia in un coro di vibrante protesta.
    Senza aver sentito la difesa, senza aver sentito le motivazioni. Magari a ragione, chi lo sa. Ma a me i sentimenti collettivi lasciano sempre quel certo non so che…credo che si chiami disagio. È come quando sento cantare l’Internazionale. Un angolino del mio cuore esulta, ma l’altro angolino pensa che al posto dell’Internazionale potrebbe esserci Faccetta Nera e se solo fossi cresciuto in una famiglia diversa la mia sensazione di esultanza sarebbe uguale.
    E poi alla fin fine tutta questa indignazione collettiva l’avevo già vista descritta in letteratura nei Due Minuti dell’Odio, vederla dal vero mi gratifica di meno.

    Se poi vogliamo continuare con l’analogia impostata dalla Padrona di Casa, anche qui il paragone regge bene. Dopotutto milioni e milioni di italiani che hanno munto per anni le mammelle di mamma Stato e/o votato i partiti che hanno portato l’Italia sugli scogli adesso son lì a dichiarare su internet la loro indignazione verso la classe dirigente. Ma su quella cazzo di nave nessuno li ha obbligati a salire, porca vacca. Fossero andati in vacanza in canoa non gli capitava niente.

    Mica dico che tutti quelli che protestano han fatto così. Son felice di sentire l’indignazione dei canoisti. È l’indignazione di tanti altri che mi lascia freddo e infastidito.

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  2. D’accordissimo su tutto, solo una piccola precisazione: tutto questo non è accaduto per successione ereditaria . Ognuno di noi bene o male ha potuto scegliere a chi far comandare la nave e secondo me, molti si son fatti abbagliare dall’uniforme…

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  3. Qui siamo di fronte a 3 errori catastrofici….
    – deviazione di rotta e conseguente naufragio,
    – omissione nell´ordinare evacuazione della nave e dare l´allarme (la guardia costiera ha contattato la nave perche´ i passeggeri avevano allertato 112 e 113, non viceversa), il comandante pare abbia passato un´ora al telefono con la compagnia per decidere il da farsi anziche´cominciare operazioni di sbarco finche la nave era in asse (le operazioni le ha cominciate l´equipaggio in rivolta!)
    – abbandono di nave e naufraghi (le operazioni si sono concluse alle 5 del mattino del giorno dopo)

    va bene non giudicare da articoli, tv, etc, ma non mi sembra proprio che gli elementi giochino a suo favore! La crew ha comunque lavorato bene dato che altrimenti non ci sarebbero stati 20 e passa morti ma qualche centinaio in piu´!

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  4. Anche io sono sinceramente a disagio per questo linciaggio collettivo: è troppo facile fare gli eroi a posteriori e seduti davanti ad un pc. Le responsabilità di quanto accaduto le valuterà la magistratura, non è certo compito nostro e nemmeno di Bruno Vespa spero! Il comandante può essere stato idiota e verme quanto vi pare ma non è certo twitter che deve emettere giudizi..

    Anche questo tale De Falco tanto mitizzato: sinceramente non mi sembra un gran genio. Prima dice al “comandante” di risalire sulla nave utilizzando in senso opposto la scala di corda che decine e decine di persone si stanno disperatamente contendendo per scendere.. Non mi sembra un buon consiglio per velocizzare lo sbarco! Poi continua a chiedere i numeri dei passeggeri ancora a bordo, divisi per genere ed età: credeva davvero che salendo a bordo sarebbe riuscito a contarli??? E’ difficile contare 50 persone che si muovono in una stanza, figurarsi su una nave di 300 metri che affonda immersa nel buio..

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  5. E’ vero: è sbagliato giudicare, esiste già chi ha il compito di farlo e lo farà.
    E’ altrettanto vero però, che qualsiasi tipo di attenuante si voglia dare a coloro i quali (e Dio solo sa quali) sono i responsabili di questa sciagura, essa resta sconvolgente!

    Come si suol dire, “il pesce puzza dalla testa!” … per cui sono pienamente d’accordo con questa frase “questi tizi, per troppi anni, sono stati messi a fare i Comandanti.”

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  6. Lavorava sulle navi da crociera.
    Ha sempre fatto il piacione con le donne.
    Ha causato dei danni enormi.
    Rischia molti anni di carcere.
    Ci ha fatto vergognare di essere italiani.
    Chi è?

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  7. De Falco era l’ufficiale di competenza della capitaneria allertata… ha fatto il proprio dovere, se non lo avesse apostrofato e avesse appoggiato Schettino sarebbe stato suo complice nei troppi errori già commessi!
    Ai dubbiosi… Se foste a bordo di un tram che provoca un incidente e vedeste l’autista andarsene a fumare una sigaretta mentre voi siete feriti a terra cosa pensereste? Che l’autista è un irresponsabile!!!

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  8. Il linciaggio collettivo è dovuto al fatto che QUELLA NAVE NON DOVEVA ARRIVARE LI. Se ci fosse stata una tempesta un maremoto un quello che volete che l’avesse fatta arenare, l’eventuale pavidità del comandante non avrebbe acceso gli animi in questo modo.
    Conoscete la barzelletta tedesca del conducente di camion italiano? Camion alto 2m20, vede cartello con scritto “vietato l’accesso ai veicoli più alti di 2m”, il conducente si guarda intorno per essere sicuro che non lo veda nessuno, e s’infila nel camion.

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  9. “ma al fatto che questi tizi, per troppi anni, sono stati messi a fare i Comandanti.”
    Da chi se non da noi stessi?

    Gigi

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