Bertinotti che si “converte” a CL tutto sommato non mi stupisce. Conferma piuttosto una cosa che ho sempre pensato. Non sono mai riuscita ad essere comunista (e, a dire il vero, nemmeno mai a prendere la tessera di un qualche partito), per lo stesso motivo per cui non sono mai riuscita ad essere credente o cristiana.
sicuramente questo papa sta molto ma molto più a sinistra di tanti laici che hanno fatta propria l’ideologia di fondo della globalizzazione capitalistica, perchè il problema è che in un orizzonte totalmente chiuso ad ogni prospettiva di liberazione dell’uomo dalla morsa dello sfruttamento, venendo a mancare (purtroppo) l’ideologia comunista, è inevitabile cercare altrove chi in qualche modo oppone un’alternativa al pensiero unico laico-finanziario
la laicità è per sua natura asettica rispetto al problema della giustizia sociale, è «laicamente» neutrale nella migliore delle ipotesi
Si può essere neutrali mantenendo comunque una posizione “laica”?
In realtà, qualunque posizione o ideologia si assuma, accolga o sposi, non si può mai essere “neutrali”. Perché la “laicità” è in antitesi a qualcosa che non lo è. E l’unica forma di “neutralità” che io conosca è l’assenza.
Che non è nascondimento o rifiuto ma semplicemente una condizione del non essere.
Ed è noto che nessuna condizione può esprimere il “Non Essere” ma solo dichiarare l’impossibilità di contrapposizione o di definizione filologica o materiale.
L’assenza comprende l’inattività, la non coesistenza e perciò risulterà innumerabile e non contestualizzabile o catalogabile.
Parlare di non esistenza comporta l’assunzione di un paradosso che non può essere autoreferenziale benché ci piacerebbe che così fosse.
In tutto questo Mr. Bertinotti non c’entra un accidente..
E me ne dispiaccio, sarebbe stato interessante capire la psicologia di un personaggio che fa cadere un governo ben sapendo che sarebbe stato poi sostituito da un suo avversario politico.
Se ora passa a CL sono problemi che non ci riguardano, bensì potranno riguardare CL.
Che a me pare essere diventata solo una sigla.
Come quella di una vecchia targa automobilistica, antitesi apologetica dell’appartenenza regionale del conducente.
Che potrebbe essere chiunque.
Pensavo che la prima frase fosse una battuta.
Poi ho capito che stavi dicendo la verità.
Il mondo è proprio alla rovescia.
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sicuramente questo papa sta molto ma molto più a sinistra di tanti laici che hanno fatta propria l’ideologia di fondo della globalizzazione capitalistica, perchè il problema è che in un orizzonte totalmente chiuso ad ogni prospettiva di liberazione dell’uomo dalla morsa dello sfruttamento, venendo a mancare (purtroppo) l’ideologia comunista, è inevitabile cercare altrove chi in qualche modo oppone un’alternativa al pensiero unico laico-finanziario
la laicità è per sua natura asettica rispetto al problema della giustizia sociale, è «laicamente» neutrale nella migliore delle ipotesi
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Si può essere neutrali mantenendo comunque una posizione “laica”?
In realtà, qualunque posizione o ideologia si assuma, accolga o sposi, non si può mai essere “neutrali”. Perché la “laicità” è in antitesi a qualcosa che non lo è. E l’unica forma di “neutralità” che io conosca è l’assenza.
Che non è nascondimento o rifiuto ma semplicemente una condizione del non essere.
Ed è noto che nessuna condizione può esprimere il “Non Essere” ma solo dichiarare l’impossibilità di contrapposizione o di definizione filologica o materiale.
L’assenza comprende l’inattività, la non coesistenza e perciò risulterà innumerabile e non contestualizzabile o catalogabile.
Parlare di non esistenza comporta l’assunzione di un paradosso che non può essere autoreferenziale benché ci piacerebbe che così fosse.
In tutto questo Mr. Bertinotti non c’entra un accidente..
E me ne dispiaccio, sarebbe stato interessante capire la psicologia di un personaggio che fa cadere un governo ben sapendo che sarebbe stato poi sostituito da un suo avversario politico.
Se ora passa a CL sono problemi che non ci riguardano, bensì potranno riguardare CL.
Che a me pare essere diventata solo una sigla.
Come quella di una vecchia targa automobilistica, antitesi apologetica dell’appartenenza regionale del conducente.
Che potrebbe essere chiunque.
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Ben venga la laicità: mi pare che in Italia (e ancora peggio, nelle istituzioni e nei politici) non ce ne sia mai abbastanza
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