«Oh, hai visto il concerto di Vasco, ieri sera, figo, eh?»
«Ehm, no veramente non l’ho guardato…»
«Ma cooomeeee? Vasco, il grande Vasco! Ma non ti piacciono le sue canzoni???»
«Sì, per carità, ma insomma…»
«Ma non puoi non amarleeee! Le abbiamo cantate a squarciagola quando eravamo ragazzini! Ma non le conosci tutte a memoria?»
«Be’ non proprio, cioè me le ricordo a memoria, sì, ma io conosco a memoria una quantità incredibile di canzoni, per dire, anche Jovanotti, Nilla Pizzi e Felicità, però da qui a dire che mi piacciono…»
«Eh vabbe’ ma scusa quando avevamo quindici anni tu cosa ascoltavi?»
«Paolo Conte.»
Poi mi domando come mai al liceo mi considerassero asociale.
approvo la preferenza per Paolo Conte, anche se in effetti a 15 anni vuol dire essere speciali perchè è un artista di enorme qualità, ma in genere richiede un po’ di «vissuto» per essere apprezzato; ho l’impressione cara Galata che tu, pur essendo relativamente giovane, hai delle radici negli anni ’70; del resto se ami la storia ti nutri istintivamente del passato, questo di rende molto particolare, come un frutto tardivo di grande fragranza e dotata d’un fascino un po’ melanconico
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