Accadde oggi: #13febbraio 528 Giustiniano dà il via alla redazione del codice giustinianeo.
Bisogna capirlo, Giustiniano. E credetemi, non è facile. Come non è facile farselo riuscire simpatico. È un secchione freddo e calcolatore, venuto su in una famiglia di bigotti dove la cultura era un optional. Lui si salva perché un avvocato in famiglia serve, ed essendo il nipote intelligente, viene fatto studiare.
Per tutta la vita hai l’impressione che Giustiniano si porti dietro un inespresso complesso di inferiorità, perché, nato in un villaggio ai confini della civiltà, Tauresio in Dardania, dopo anni a Costantinopoli ancora parla greco con un accento terribile, lo prendono in giro, ha parenti imbarazzanti.

Non dev’essere stato facile per lui venire su in una corte dove persino gli eunuchi tenevano la puzza sotto il naso e lui la puzza della miseria ce l’ha attaccata ai vestiti. Tutto quel lusso che ostenta sono frutto di questa angoscia, che gli impedisce di fidarsi di tutti per paura che sotto sotto lo deridano. Forse anche questo spiega il suo legame con Teodora, una donna venuta su dal nulla ma che riusciva a capire bene quella città, Costantinopoli, che invece a lui rimaneva sempre estranea.
È un secchione, Giustiniano. Gli dai le leggi, le scartoffie e si trova nel suo mondo. Ama i cavilli, ama le formule giuridiche e teologiche, tutta roba che scrivi dopo giorni di meditazione e limi finché non sono precise.
La folla lo fa andare in confusione, ma Costantinopoli è folla ed è caos, e lui non deve solo viverci in mezzo, deve governarla.E allora perde la pazienza e si infuria, e da freddo secchione qual è, è capace di ordinare stragi senza voltarsi indietro, perché convinto di avere ragione e di obbedire alla volontà divina.
È difficile amarlo, Giustiniano, e non è simpatico per nulla. Ma è uno di quei personaggi che in qualche modo esercitano un fascino potente, assieme sinistro e luminoso. È un uomo che vuole il potere a tutti i costi e spesso non riesce a gestirlo con gli alti standard che si impone da solo, e per questo risulta presuntuoso, freddo, distaccato e antipatico. Ma alle volte anche terribilmente umano, e suo modo ti attrae. Non è il tipico eroe da romanzo, e io invece l’ho reso protagonista dei miei, perché a me i caratteri complicati piacciono, e i principi azzurri non mi hanno mai convinta. Quindi se volete saperne di più su di lui c’è in arrivo, il 15 febbraio, il mio nuovo romanzo Teodora, i demoni del potere, dove fra rivolte a Costantinopoli, guerre con i barbari e matrimoni di potere, Giustiniano e Teodora affronteranno una serie di incredibili avventure che sembrano inventate, e invece no.
Teodora, il demoni del potere, edizioni Piemme Mondadori disponibile già in pre ordine in tutte le librerie e gli store online (link affiliato https://amzn.to/3HPedJJ )

seconda puntata di Teodora
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