Frigo depresso

ilmondodigalatea

Il mio frigo è depresso: si sente vuoto. Vado a fare la spesa. Costa meno che pagargli uno psicanalista.

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Pubblicato da ilmondodigalatea

Insegnante, blogger, giornalista e ora anche scrittrice. Così pigra che non scrive nemmeno le note biografiche.

7 Comments

  1. approfitto di questo famoso blog per alzare alti lai contro il frigorifero, oggetto fra i più nefasti della storia dell’imanità; non credere, insigne galatea che io sia impazzito, ci ho pensato su; il frigorifero è il primo responsabile dell’annullamento del fattore tempo/spazio nel rapporto fra l’apparato digestivo dell’homo sapiens sapiens e la produzione dei cibi; difatti grazie al frigorifero il cibo diviene merce facilmente trasportabile e distribuibile, con danno irrimediabile delle produzioni locali a favore di quelle industriali e centralizzate; lo ha ben spiegato jeremy rifkin, il grande rifkin, nel bel saggio “ecocidio”: le navi frigorifere hanno permesso il commercio internazionale della carne, e quindi certi allevamenti che hanno distrutto il suolo (senza contare, anche se fa ridere a scriverlo, che le flatulenze dei bovini sono per taluni il motivo del buco dell’ozono); quando non c’era il frigo si doveva acquistare poco cibo alla volta, ed inoltre le nostre nonne, bisnonne e su lungo la femminea filogenesi, ebbero modo di sviluppare tante arti della conservazione; se ci fosse stato il frigo, nessuno avrebbe inventato il formaggio, tanto per dire; il frigo è l’ybris principale del nostro tempo, e poi in pochi lo detestano, è ora di svegliare le nostre coscienze frigidofobe; oltre a tutto il mio frigo fa anche casino alla notte, probabilmente ringhia contro di me; mi raccomando tienci informati galatea di quel che accade ai tuoi elettrodomestici, visto che i numerosi lettori vogliono sapere tutto di te; un caro saluto, a frigo spento

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  3. profeta carissimo, tutti gli intellettuali si accaniscono contro la televisione, ed io, adesso, me la prendo anche col frigorifero

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  4. Ho capito, diago, che ogni tanto bisogna variare.
    E so bene che per Voi intelletuali vale il principio della somiglianza.
    Però, ripeto, bisogna essere parsimoniosi se no il ricovero a Voi intelletuali – mie carissimi – non ve lo toglie nessuno.

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  5. Gentile Peppino Profeta, mi sa che Diego-Diago scherzava (cioè, escluso che è certo che la gastronomia ha avuto lo spunto dalla necessità di conservare i cibi, io mi auguro che scherzasse).

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  7. Caro Peppino (mi permetto la confidenza, perché qui ci vuole), io coltivo qualche piccola perversione, e l’ottimismo – non certo il coraggio – è una di queste.

    un saluto

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