Sono molto preoccupata per questa cosa che il Pdl vorrebbe sospendere i docenti politicizzati che fanno propaganda politica in classe. Sto proprio in ansia.
Per esempio, per quella professoressa che ho avuto io, la quale entrava da noi, e, invece di spiegare qualcosa, tirava fuori il Giornale, ci costringeva a leggere l’articolo reazionario fresco di giornata, che naturalmente non c’entrava nulla con la sua materia, sbottava contro i “laureati del ’68” e i “comunisti” che avevano infiltrato ogni luogo in Italia, e chi non assentiva alle sue tirate si beccava un brutto voto.
O per la prof di destra di un mio ex alunno, che quando si è candidata, ha distribuito in classe, durante le sue ore di lezione, i suoi santini elettorali, ed ha anche chiesto ai ragazzi di farli girare fra i compagni di altre sezioni.
O per quel mio ex collega che si ostina, in spregio a tutti i regolamenti, a tenere il cellulare acceso a scuola (è perché fa contemporaneamente il libero professionista, e sia mai che un cliente lo chiami e lui non possa rispondere) e, quando il telefonino squilla, si sente risuonare per l’aula Faccetta Nera.
O per l’altra collega che ho avuto qualche anno fa, segretaria della locale sezione leghista, la quale a lezione sproloquiava sul fatto che la Padania era una grande idea, e prima si fosse fatta la secessione meglio sarebbe stato per noi “Nordici”.
Non vorrei che se passa ‘sta cosa avessero dei guai, poveretti.
Il nuovo mondo di Galatea 
Il problema co’ sta gente è che non si vergognano mai.
Se io avessi detto un decimo, un centesimo delle stronzate dette da uno di questi, non uscirei di casa. Mai più!
Se tu fossi la Santanchè usciresti di casa?
Se fossi Belpietro?
Se fossi Bondi?
Quindi è dura.
Dobbiamo pensare alle cose che fanno (eventualmente) inorridire i loro elettori, noi di qua siamo già belli che inorriditi.
Quello che so è che quando andranno a casa nessuno ammetterà di averli votati, come sempre: chi era tutta quella gente che acclamava a piazza Venezia?
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e chi glielo spiega a Berlusconi e co. che io ho avuto praticamente solo insegnanti di destra, genitori di destra, che sono di destra…
Ma che voglio che torni a casa sua lo stesso?!?
ooops, forse è facile, gli dirò che sono finiana!
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Bellissimo, magari lo facessero: ci libereremmo in una botta sola di tutti gli insegnanti di religione!!!
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Noi nordici, voi sudici. Così diceva un famoso manifesto della Lega.
🙂
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io invece la troverei una fantastica cosa, se quelli da te citati se ne andassero dalla scuola – dico dalla scuola pubblica. purtroppo rimarrà una sparata elettorale, ad uso e consumo delle prof e delle vecchie che vedono sessantottini e comunisti ad ogni angolo, così come la replica sdegnata di bersani, ad uso e consumo di chi vuole conferma dell’identità luciferina di berlusconi al fine di non dover accendere il cervello. i bambini, poracci, quelli si terranno gli insegnanti politicizzati, ma nessun problema: i bambini non votano.
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Ieri chiedo a mia nipote, anni settemmezzo, com’è stata la giornata a scuola*. “Le maestre ci hanno insegnato una canzone”, mi fa. “Ma a me non piace, non ricordo neanche il titolo. Faccina nera, mi pare”.
*Privata e religiosa.
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horribile visu.
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ma allora è tutto vero. La scuola è piena di professori faziosi e fanatici. credevo fossero toccati solo a me.
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@pitecantropo: cheppercaso sono le marcelline? Perché dalle mie parti pare sia scoppiato un casino.
Io l’ho già detto, non so se qui o in altra sede: l’unica persona che abbia cercato di “inculcarmi” qualcosa quando ero a scuola era ottusamente fascista. Gli altri avevano le loro opinioni, non facevano niente per nasconderle (come è giusto che sia) ma non ti rendevano la vita impossibile solo perché ti azzardavi a dissentire.
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Scusate, io ho avuto la sfortuna di avere un professore di soria e storia della filosofia che regolarmente, nei tre anni che ho dovuto sorbirmelo, ci propinava materiale propagandistico della sua area politica. Ma vi sembra giusto? Certo, non è il caso di passare da un estremo all’altro, punendoli, ma sarebbe buona norma evitare ideologismi e propaganda a lezione!
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@ SkizoFreeNik
Io invece ho assistito ad una assemblea di istituto durante la quale un professore marcatamente comunista incitava gli studenti a fare l’occupazione…
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Incitare è una cosa, obbligare è un’altra. Da parte mia, credo che l’incitamento (anche all’occupazione, per quanto possa non coincidere con le tue prospettive ideologiche) sia legittimo. Detto questo, non ho sentito parlare il tuo professore marcatamente comunista, magari avrei dissentito come ho fatto spesso quand’ero a scuola, nei confronti di professori di tutti i colori politici. Solo che, ripeto, stranamente l’unica a punirmi sempre, sistematicamente, finché alle interrogazioni e ai compiti non dicevo quello che voleva che dicessi, la sola era lei, la zia Benita.
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ai tempi del liceo artistico a novara( notoriamente regno di anarchici e radical chic di estrema sinistra) in 5 anni, ho sentito solo un “consiglio” politico e un’ intuizione sarcastica dai miei prof. più estremisti.
la prima fu di non perdersi neanche una puntata di “BLOB” su rai3… perchè molto divertente.
la seconda suonava più o meno così: ” cosa volete che voti AMBRA(spopolava ancora NON é LA RAI)… il berlusca di sicuro!”
una cosa però devo ammetterla, l’ occupazione non ci fu neanche bisogno di votarla… noi studenti tutti favorevoli a priori…
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@SkizoFreeNick: proprio loro!
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Se la professoressa che alla mattina leggeva Il Giornale in classe (e raccontava delle sue conversazioni con la Madre di Gesù) non l’avessi conosciuta anch’io potrei pensare che si tratta di un artifizio retorico…
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@ SkizoFreeNick
Ma scusa, secondo il tuo ragionamento sono prof. “che incitano” quelli di sinistra, mentre quelli di destra sono sempre cattivi violenti e manganellatori… Scusa, forse ho generalizzato, ma era una provocazione inerente il fatto che secondo te è legittimo che un professore inciti alla occupazione della scuola. Io credo che obiettivamente non sia una cosa legittima, perché va a contrastare con il regolare svolgimento delle lezioni, dei programmi ecc. ecc., insomma, un danno certo per la didattica.
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Mi hai fatto ritornare in mente una mia prof. americana di inglese. Eravamo in epoca reaganiana e lei era una specie di Edward Luttwak ma molto più a destra.
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ho avuto sempre professori non schierati e che quindi facevano bene il loro lavoro!
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Se non lo sapessi la scuola pubblica e’ questa, e non c’e’ alternativa,se non quella “paritaria” sempre foraggiata dallo stato .L’istruzione in Italia deve essere per forza pubblica e conseguentemente dovrebbe essere neutrale, ma con questo post lo hai smentito nettamente.A mio parere bisognerebbe liberalizzare l’istruzione riconoscendo ai genitori il diritto di scegliere la scuola migliore per i propri figli,ma questa liberta’ mi sembra che e’ anche negata e difesa da te stessa.Allora teniamocela cosi’ come e’ ,con insegnanti di destra ,di sinistra ,di centro ,leghisti ecc .
Grazie
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“Allora teniamocela cosi’ come e’ ,con insegnanti di destra ,di sinistra ,di centro ,leghisti ecc ”
non solo, ugo: teniamocela così come è, ma lamentiamocene. è sport nazionale
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“teniamocela così come è, ma lamentiamocene. è sport nazionale”
Hahaha, è vero! Come Italiani siamo maestri della lamentela, salvo poi non fare alcunché per migliorare la situazione. Così come per la politica: Spesso chi vota Tizio, poi si lamenta di averlo votato e così via. Coerenza zero, mah…
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