Sì, lo so: sono io che sono prevenuta, lo ammetto.
Però ogni volta che Renzi annuncia che entro un giorno, due una settimana farà la legge elettorale, e il Job act, la riforma della pubblica amministrazione, e non so che altro, a me viene in mente quella famosa massima, che dice che è facile fare tante cose assieme e in poco tempo: basta farle male.
8 Comments
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Per la legge elettorale il problema però non dovrebbe porsi, in quanto sono molti, molti mesi che qualcuno dice che la farà in pochi giorni.
E infatti l’altro modo per fare molte cose in fretta è non farne la maggior parte…
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Lascia perdere il Matteo, che tanto “dura minga”.
Scrivi! 😉
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PS
Poiché in questi frangenti tutti si sentono in dovere di rompere le balle propinandoti i cosiddetti “buoni consigli”, io non sarò da meno.
Aldo Busi, sia in “Sodomie in corpo 11” (a parte il titolo, un ottimo libro) che in “Seminario sulla gioventù”, fornisce delle utilissime indicazioni, anche pratiche, a coloro che vogliono cimentarsi professionalmente nello scrivere.
Il sottoscritto, dopo averle lette, ha preso la granitica decisione di dedicarsi piuttosto all’ippica o alla florovivaistica e ciò per il bene dei suoi altrimenti malcapitati futuri lettori.
Tu, invece, hai firmato un contratto. Or dunque, non hai scelta.
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Dia retta: farle male è meglio che non farle. Molto meglio.
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C’è da dire che l’abitudine precedente a farle male e lentamente è meno dannosa di quella di farle male e velocemente, il danno è più rapido.
Nonostante non mi piaccia il Renzi è comunque sempre meglio che ci provi.
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La dicotomia non è tra “farle male” e “farle bene”, ma tra “farle” e “non farle”.
Farle “male e lentamente” equivale a non farle.
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Ti quoto! Ma chissà…magari questa è un’eccezione…
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La politica degli annunci è tipica di chi non fa nulla. Il nostro appartiene a quella cotegoria.
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