8 Comments

  1. ognuno mette l’aglio dove gli pare (il comunicato del comune di amatrice ha ipotizzato che il sugo di gracco fosse buonissimo), solo non dovrebbe chiamare quel sugo all’amatriciana
    blasfemi!
    altrettanta blasfemia si rileva tra i milanesi che usano la panna in quel condimento per la pasta che (siano maledetti dal dio della pasta) loro si ostinano a chiamare carbonara!
    fortunatamente qui i blasfemi non si uccidono più da qualche secolo

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  2. @ marcell o

    La panna nella carbonara è, ahinoi, diffuso dramma soprattutto al Nord. A volte il disastro è completato dal ripassare la pasta in padella.
    Sta di fatto che la carbonara è piatto assai recente (risale al secondo dopoguerra ed ha origini romane), mentre l’Amatriciana… lo dice il nome stesso ed ha ben altre radici.

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  3. naturalmente non è questione di chiedere permessi, si tratta di chiamare le cose con il loro nome, soprattutto da parte di professioniti (tipo cracco)
    se metti l’aglio nell’amatriciana non è più amatriciana, se usi il porto al posto del vermuth non è più martini, se usi la mozzarella al posto del formaggio giusto non è più una seada, ecc.

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