Pipino il Breve, il padre di Carlo Magno che rubò il trono dei Franchi

Accadde oggi: moriva nel 768 Pipino il Breve, re dei Franchi, che fu il padre di Carlo Magno

Chi era Pipino il Breve, il primo dei Carolingi

A scuola resta in mente più che altro per il nome, che oltre ad essere buffo si presta a infinti doppi sensi. In realtà fu uno dei sovrani più furbi dell’Alto Medioevo, senza il quale anche il figlio Carlo Magno forse avrebbe fatto pochino. Furono infatti l’intelligenza e l spregiudicatezza di Pipino il Breve a dare il via alla fortuna della dinastia, con un audace colpo di mano che lo portò sul trono anche se non ne aveva diritto.

Museo di Brescia Santa Giulia, santo di età carolingia
Museo di Brescia Santa Giulia, santo di età carolingia

Un maggiordomo ambizioso alla corte dei Franchi

La prima parte della sua vita, come maggiordomo di palazzo di Chilederico III dei Merovingi, la passò combattendo i nemici del regno Franco e anche numerosi suoi parenti, perché già allora i carolingi erano una famiglia litigiosissima. Mentre Childerico III da bravo re fannullone regnava senza darsi gran pensieri, Pipino il Breve saltava da una parte all’altra del regno, per sedare rivolte e punire sottoposti infedeli. Dopo aver sistemato il fratellastro Drogone e convinto il fratello maggiore a farsi monaco con l’aiuto di papa Zaccaria, chiese sempre al papa l’autorizzazione a proclamarsi re dei Franchi al posto di Childerico, costretto in fretta e furia a tonsurarsi e ritirarsi in convento.

Pipino il Breve e gli accordi con i papi

Stefano II lo incoronò nel 751 fregandosene del fatto che il papa non poteva proclamare re, perché quello spettava all’imperatore romano, allora a Bisanzio. Pipino però non si formalizzò e si considerò legittimato. Pipino mazzolò l’ennesimo fratellastro ribelle e poi corse incontro al papa, arrivato da Roma a piangere perché i Longobardi lo infastidivano. Pipino si fece nominare anche Patrizio romano e difensore di Roma e scese in Italia, fregandosene del fratello Carlomanno, amico del re Astolfo dei Longobardi che gli chiedeva di soprassedere.

Brescia, museo di Santa Giulia, Croce di Desiderio
Brescia, museo di Santa Giulia, Croce di Desiderio

Pipino il Breve il vincitore dei Longobardi

Sconfitto Astolfo per ben due volte, lo costrinse a cedere gran parte degli ex territori bizantini che i Longobardi si erano incamerati, e quando Astolfo morì in un bizzarro incidente di caccia fu Pipino a scegliere Desiderio come suo successore. Continuò a menare duchi ribelli e conquistare terre fino al 758, quando di ritorno da una campagna in Aquitania si buscò un malanno. Capito di essere prossimo alla fine divise il regno fra i figli Carlomanno e Carlo Magno, che presto avrebbero seguito le migliori tradizioni franche cominciarono subito a litigare.