#accaddeoggi: #1febbraio il Compleanno di Giunone, la grande madre tradita.
Di lei nella mitologia si ricorda poco e quel poco non è simpatico. Perché Giunone, identificata con la greca Hera, figlia di Crono/Saturno e sposa di Giove/Zeus si segnala per essere, nell’Olimpo, una presuntuosa rompiscatole.
Gelosa all’inverosimile – e a buon diritto, ma te lo sei voluto sposare tu quel gran sottaniere di Zeus – Giunone è una Veronica Lario dell’Olimpo capricciosa e vendicativa, che passa il tempo a perseguitare le rivali in amore invece di perdere a scapaccioni il marito farfallone.
Quando si lascia perdere però il gossip mitologico spicciolo e si vanno a studiare i molteplici epiteti che questa dea aveva cominciano le sorprese.
Giunone era in origine una “grande madre”, divinità femminile potentissima che governava aspetti fondamentali della vita terrena: dal parto al matrimonio, passando per il rinnovarsi della terra e delle stagioni. Protettrice dei giovani, era anche Curitis, ovvero la dea dei ragazzi in armi, e caprotina, dalla pelle di capra, sovrana della fertilità e dell’abbondanza. Nata il 1 febbraio, condivideva il compleanno con Eracle, di cui era nemica.
Ma nelle versioni più antiche del mito, ne era invece la madre divina, dato che il nome dell’eroe significava “gloria di Hera” e leggende volevano che la dea stessa lo avesse allattato. Giunone la rompiscatole, moglie petulante e insoddisfatta, è dunque una versione dimidiata di questa potente divinità ancestrale, ridotta al rango di moglie brontolona, seppure del re degli dei.
Ma Giunone, qui ritratta in un meraviglioso busto di Falerii, resterà una divinità distante, inarrivabile e potentissima, capace di far tremare tutti gli altri dei e persino il signore dell’Olimpo stesso.
Perché la Grande Madre, per quanto tu possa ridurla a macchietta, quando si arrabbia resta sempre una potenza della natura. #mito #mitologia #giunone #dee #mitologiagreca foto tratta da Wikipedia