Stregoneria nel mondo antico: quando le streghe erano maschi

Stregoneria nel mondo antico: le #streghe più pericolose erano…maschi

Siamo abituati a considerare la stregoneria un fenomeno essenzialmente femminile. In realtà nel mondo antico i venefici (ovvero chi praticava la magia nera) erano sia maschi che femmine, e i primi erano considerati di gran lunga i più pericolosi.

Una delle operazioni più grosse contro gli stregoni che infestavano Roma venne portata avanti da Aproniano, fra il 362 e il 364, che era stato nominato prefectus Urbi dall’imperatore Giuliano (questo anche per smentire l’idea che i pagàni fossero più inclini a praticare la magia e non la perseguissero). Aproniano si dice che pensasse di essere stato lui stesso oggetto di un maleficio, al seguito del quale aveva perduto un occhio.

Mise in piedi una inchiesta in grande stile, con sospettati interrogati e convinti a fare nomi di complici e amici. Uno dei condannati eccellenti fu un auriga famoso del Circo, Ilarino, che aveva affidato ad uno stregone il figlio adolescente per farlo istruire nelle arti magiche e propiziare forse la sua carriera come auriga. Ilarino cercò di salvarsi rifugiandosi dentro una Chiesa, ma fu tratto fuori a forza e decapitato.

Più blanda invece (e ti pareva!) la sorte di un senatore, che teneva presso di se uno schiavo esperto di magia nera che aveva fatto istruire da un “maestro” di arti oscure, manco fosse ad Hogwarts (il che spiega perché poi le formule di Harry Potter siano in latino!). Il senatore fu inquisito ma se la cavò pagando una forte somma. Perché al solito le più potenti magie non le fanno gli stregoni, ma il denaro. fonte immagine Wikipedia

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