Il lato disinvolto dell’Italia.

Si è cominciato a parlane l’altro giorno, nei miei commenti, un po’ per caso, sull’onda di un mio post in cui lamentavo l’ipocrisia di certi ginecologi, che si dicono credenti e cattolici, ma poi non trovano nulla di male a prescrivere (beninteso, nel chiuso dei loro studi privati) la pillola anticoncezionale alle loro pazienti, e invece magari, in pubblico, nel turno al Pronto Soccorso o in reparto, si rifiutano di firmare la ricetta per la pillola del giorno dopo. Io sostenevo che se un medico si dice cattolico non può nemmeno prescrivere la pillola (privatamente o meno) alle sue pazienti, perché gli anticoncezionali sono in contrasto con i dettami della Chiesa, e non si scappa.

Diversi lettori mi hanno ripreso, dicendo che l’intransigente sono io, perché volevo dividere il mondo in bianco e nero. Uno in particolare, Spillo, sostiene che il mio modo di affrontare la questione (cioè, in pratica, pretendere che se uno decide di credere in un determinato sistema di valori, adegui il suo comportamento a quanto dice di credere) sia semplicistico e mi ha lasciato una frase che sarebbe da inserire nel carnet delle citazioni celebri: “nella sensibilità di ciascun protestante sono più radicati l’idea e il peso del peccato, non c’è quel rapporto un po’ disinvolto che hanno i cattolici con il “mondo”, il peccato e il pentimento.” Spillo conclude invitandomi a non essere così manichea, perché, mi avverte premuroso, sono proprio gli intransigenti come me a più alto rischio di conversione: insomma, meglio che diventi in fretta più “disinvolta” nei miei rapporti con il mondo, il peccato e il pentimento, oppure rischio di diventare un Messori o un Bondi. Il che, come prospettiva per il futuro, ne converrete, non è un granché.

Probabilmente Spillo ha ragione su di me: io “disinvolta” non riesco ad essere. Pur essendo di mio portata allo scherzo e alla battuta, ho la tendenza però a divenire seria, terribilmente seria, quando devo prendere decisioni etiche e fare scelte che coinvolgono la mia vita e quella degli altri. Di più, ho la tendenza ad incazzarmi, ma di brutto, quando vedo altri che invece tutti questi problemi non se li pongono nemmeno: o meglio, se li pongono, di continuo, stanno lì anzi a rovellare, scassando i cabbasisi al mondo, e pretendono leggi e leggine che normino l’esistenza altrui sulla base delle loro personalissime convinzioni; salvo che poi, al momento di organizzarsi la vita, di tali personalissime convinzioni e convincimenti sono i primi a strasbattersene: in pratica, se c’è la regola, loro sono sempre l’eccezione.

È molto cattolico, come faceva giustamente notare Ghino, sempre nei commenti al mio post, interpretare le norme morali in maniera molto “disinvolta”. La Chiesa ti dà una precisa direttiva, tu te ne freghi, ma poi puoi sempre pentirti. Un paio di avemmarie e tutti sono contenti: tu che riacquisti una coscienza più limpida dell’acqua di fonte, e la Chiesa che riafferma il suo potere su di te, perché ti amministra l’assoluzione. La Gerachia vive e prospera sul fatto che le regole morali sono rigidissime, praticamente impossibili da rispettare in toto: ma ciascun sa che nessuno pretende veramente che esse vengano rispettate, e forse nemmeno condivise. Ciò che sufficit è che, dopo averle trasgredite, uno si spolveri un po’ di cenere in capo. Pacchettina sulla spalla, tanto siam tutti peccatori, e via, fino alla prossima. È un sistema perfetto, che annulla ogni possibilità di rivoluzione e di crollo: assorbendo ogni urto, è perfettamente antisismico.

In questo l’Italia è una nazione intrinsecamente cattolica, direi che il cattolicesimo è la sua forma mentis e persino la ragion d’essere. Siamo tutti così profondamente cattolici, che interpretiamo da cattolici anche le leggi dello Stato. Non è vero, infatti, che siano una terra senza legge. A dire il vero, non abbiamo altro. Leggi, leggine, leggiucchie, regolamenti, ordinanze, circolari, direttive: sono montagne, valanghe, slavine. Non c’è settore dell’esistenza pubblica o privata in cui il cittadino non abbia centinaia di lacci che lo ingrippano nel suo agire quotidiano: è praticamente impossibile, persino per il cittadino più onesto e ligio, arrivare alla fine di una banalissima giornata senza aver trasgredito qualcosa. Ciò che ci salva è che, quasi sempre, tutti applicano e lasciano che la legge sia applicata in maniera “disinvolta”. Il che permette poi che per anni, per secoli magari, restino in vigore regolamenti che risalgono alle invasioni barbariche, costumanze che già ad Attila sembravano un tantino primitive, deliri veri e propri che non sono più consoni ad una civiltà moderna. Ma nessuno abroga tutto ciò per il semplice fatto che nessuno pretende di vederlo applicato mai; o meglio, tutti lo tengono lì perché magari, un giorno, proprio perché assurdo, potrebbe venire buono per colpire un vicino rompicoglioni o un avversario molesto, e costringerlo a chinare il capo facendo atto di contrizione. Le multe, le pene e le sanzioni sono sempre severissime; tanto poi si sa che, nella pratica, nessuno ne chiederà l’erogazione: per quieto vivere, si chiuderà un occhio, si sarà disinvolti; benintenso, però, a discrezione personale, come un favore erogato per bontà d’animo, il che vuol dire che si sarà disinvolti con chi ci pare e ci è simpatico, mentre con gli altri, quelli che ci stanno sulle balle, potremo essere biecamente rigidi, confortati dalla sicurezza di avere dalla nostra una qualsiasi legge, anche se assurda.

Prendiamo, per esempio, le nuove direttive date quest’anno dalla ministra Gelmini. Dicono, in una forma molto stringata, che passano alla classe successiva solo gli alunni che hanno raggiunto il voto di sei decimi in ogni disciplina. Il che significa che se io, alle medie, mi trovo di fronte ad un ragazzino che ha sei in tutto, ma non, putacaso, in geografia, tecnicamente lo posso bocciare. La legge, in pratica, me ne dà apparentemente facoltà. Io, da docente, se per tutto l’anno questo mi ha preso quattro in geografia, giacché le medie si fanno adesso con i voti e i voti sono numeri, non ho nessun appiglio matematico per alzargli un quattro in un sei allo scrutinio finale (magari non ne ho nemmeno voglia, soprattutto se il ragazzino è un lavativo totale nella materia specifica, non ha mai aperto un libro, non sa nemmeno trovare Roma sulla carta geografica, anzi, a dire il vero, non sa nemmeno trovare la carta geografica dentro all’Atlante). Ma che faccio, lo boccio per una materia che non gli piace? No. Interpreto la legge in maniera “disinvolta”, sostengo che non saper trovare Roma non è poi così esiziale ai fini della geografia, e lo faccio passare anche se zuccone, conscia del fatto che, se applicassi la legge in maniera rigorosa, in una classe di ventisette persone se ne dovrebbero bocciare altrimenti almeno diciannove. Così la Ministra, grazie alla mia silenziosa cooperazione, va felice in tv, fiera di aver approvato una riforma finalmente draconiana, e noi, in pratica, continuiamo a fare come al solito, cioè tamponare buchi.

Ecco, fossimo in uno Stato serio, non disinvolto e non cattolico di mentalità, se un Ministro desse una direttiva del genere, tutti la applicherebbero per come è scritta. Il che vuol dire che, a giugno, nelle medie ci sarebbero dieci, venti, venticinque bocciati per classe: non sei bravo in disegno? Calcio in culo. Non riesci a ricordarti un piffero dell’età napoleonica? Idem. In capo a due ore dallo scrutinio, la Ministra si ritroverebbe il Ministero assediato da torme di genitori furenti, che chiederebbero la sua testa. Ma siamo in un paese disinvolto, la Ministra salverà la testa, anzi, la porterà disinvoltamente dal parrucchiere.

37 Comments

  1. Abbiamo il PERDONO…..infine!
    Tutti hanno diritto al perdono…..(questo l’unico diritto che ci riconosciamo giorno dopo giorno)
    Si pecca/trasgredisce – ci si confessa/se beccati – ci si pente!
    E le pene si identificano sempre più in dieci avemarie e quattro paternostro.

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  2. Con il suo esempio, la Gelmini potrebbe indicare al tuo studente, quello un po’ asino in geografia, la strada per Roma passando da Reggio Calabria.

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  3. Galatea, sono onorato di aver stimolato un tuo post, anche se mi hai trattato un po’ male… 🙂
    La mia frase che citi, infatti, l’ho scritta nel secondo post, dove, per evidenziare le differenze tra cattolici e protestanti (semplificando, ovviamente), ho parlato di “disinvoltura” dei cattolici, il che include anche l’ipocrisia, certo. Ma nel primo post avevo cercato di mostrare come questa flessibilità possa anche essere intelligente e condivisibile (l’esempio della coppia sposata).

    Confermo invece (scherzosamente) che in ogni intransigente si cela un potenziale convertito della peggior specie, gli esempio sono infiniti… e visto che ormai ho la fama di rompiscatole paternalistico, ti chiedo (e consiglio): hai mai letto Feyerabend? Per me è stato il miglior antidoto contro il pensiero unilaterale, in questo caso per esempio mi permette di guardare (da agnostico) con più serenità alle posizioni della chiesa. Altro esempio: anche se sono un fisico (insomma un laureato in fisica, poi ho “abiurato” nella vita reale 🙂 ), guardo con non poco fastidio e distacco alle affermazioni di alcuni miei “colleghi” sulla famosa questione dell’esperimento al CERN.

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  4. L’intransigenza di Galatea a me sembra coerenza morale e civile, e se non ci fossero ogni tanto questo tipo di “intransigenti” a mettere i puntini sulle “i” ci sarebbe da disperarsi in mezzo a tanta “disinvoltura”.
    Puoi anche spiegare a quali affermazioni di fisici ti riferisci? Sono curiosa…

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  5. @->Spillo: Certo sarai più informato di me in materia, ma non mi risulta (forse per mia ingnoranza) che vi siano pronunciamenti ufficiali della Chiesa che consentano l’uso degli anticoncezionali nelle condizioni a cui tu fai riferimento. GLi sposi cattolici possono evitare gravidanze solo con i metodi naturali o l’astinenza.
    L’unica accezione che ricordo è quando la pillola vegna prescritta alla donna come cura per qualche altra patologia, nel qual caso l’effetto anticoncezionale è non voluto, praticamente una ricaduta involontaria della terapia che si sta seguendo, quindi non è peccato.
    Che poi singoli sacerdoti (o suore, come quelle che distribuiscono i preservativi in Africa) possano prendere posizioni differenti da quelle della dottrina ufficiale è noto.
    Quanto al mio rischio di conversione: in genere sono una persona dotata di un certo senso dell’umorismo, il che mi impedisce adesioni entusiastiche a qualsiasi tipo di Fede, ma è anche vero che sul futuro non si può mai scommettere. Spero di no, sinceramente: conoscendomi, diventerei più bacchettona della Binetti.

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  6. spillo non e’ affatto un agnostico, categoria che e’ composta piu’ che altro da persone confuse, ma un vero paraculo….. che ha le idee chiarissime…. sui propri interessi….
    😉

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  7. Galatea, sono d’accordo: è questo atteggiamento che rende difficile, per non dire inutile, ogni tentativo di moralizzazione: finché avremo questa impostazione (non dico “radice”, ma lo penso…) potremo sempre fare i disinvolti, nel superiore interesse di qualcuno o qualcosa (nel caso del tuo studente, invece l’interesse è vero e da tutelare, anzi a questo punto invocherei il concetto di resistenza).
    Una sola osservazione sul post, anzi sul titolo: sei proprio sicura che sia “un lato” solo ad essere disinvolto? 🙂
    saluti e buon WE

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  8. @->Mikecas: Oddio, veramente mi considererei agnostica anche io, in teoria. No, penso che Spillo abbia una idea un po’ tutta sua del cattolicesimo, forse molto più rispondente alla realtà della nostra: io analizzo la religione cattolica come un insieme di precetti morali e teologici in cui bisogna credere, per potersi dichiarare cattolici a buon diritto; lui la considera come una sorta di calderone in cui ci si può stare dentro anche solo per una forma di blanda “identità culturale”, un lato senso di appartenenza, che ti consente di dirti cattolico, prendere quello che ti piace e sul resto trattare o fare finta di niente. Ha ragione a pensare che per molti cattolici sia esattamente così. Io, che non so se sono moralista o solo precisina, trovo che queste persone non siano affatto cattoliche, nè possano dire di esserlo a buon diritto, e mi augurerei che la piantassero di presentarsi come tali, usando la loro presunta “cattolicità” per dire che sono meglio dei laici, perchè loro hanno dei valori e bla bla bla. Secondo me ‘sti tizi in testa non hanno valori, hanno solo una gran confusione e una buona dose di ipocrisia. Se poi Spillo, come mi par di capire, non ne fa parte perchè è agnostico, meglio per lui, sinceramente. Ma dal punto di vista razionale penso che le posizioni di questi “cattolici” che però pretendono di fare silenziosamente i propri comodi restando però formalmente sotto l’ala della Chiesa siano contraddittorie ed indifendibili.

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  9. Soprattutto, mi viene da aggiungere, quando le scelte che fanno in base alla presunta loro forma di “religiosità” non ricadono su di loro, ma su persone terze che non si vedono dare servizi cui avrebbero diritto.

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  10. Sono completamente d’accordo con te anche nelle conclusioni, ma temo che noi siamo un paese fatto così, ormai anche oltre i dettati religiosi, e, questo produce anche un altro fenomeno: Ci sono persone che si sentono sempre “sotto assedio” e “cittadini al di sopra di ogni sospetto”. Siamo contro l’assunzione di droghe tranne quelle assunte a Montecitorio.

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  11. Il fatto è che i cattolici veri – quelli che hanno letto le scritture e credono in loro, applicando le regole e i dogmi della Chiesa nella vita quotidiana – sono talmente pochi da far concorrenza ai panda, o forse hai ragione tu e il cattolicesimo è proprio pecca e perdona, anzi “mi raccomando, pecca, che poi devi passare da me per il perdono”. La maggior parte dei cosiddetti cattolici esercitano una professione di fede del tutto di facciata, sono convinti che dia una patina di rispettabilità, ma che di fronte alle situazioni pratiche, questa fede tanto restrittiva, sia del tutto accessoria. «Dio mi perdonerà, perché anche lui capisce che i soldi sono soldi, che l’omo è omo, ecc.» La confessione e la remissione dei peccati hanno forse giocato la loro parte, convincendo il “fedele” che qualunque cosa faccia verrà perdonato, anche abiurando il proprio credo o facendo l’esatto opposto di ciò che insegna, basta insistere nel dichiararsi credente e andare in chiesa la domenica (che tanto male non fa, perché è una vetrina come un’altra), alimentando quell’idea di rispettabilità cattolica che fa tanto ipocrita a chi l’osserva dall’esterno.

    Che un medico credente e praticante, obiettore di coscienza, antiabortista, fedele a Santa Romana Chiesa, prescriva poi anticoncezionali e pillole del giorno dopo al sicuro delle pareti del proprio studio, mentre nella pubblica funzione pontifica sull’infanticidio di queste svergognate senza dio, francamente fa schifo anche a me. Una fede, come un’ideologia, si seguono fino in fondo, non fin dov’è comodo, altrimenti è ipocrisia bella e buona. Se non sei d’accordo coi principi e gli ideali di un gruppo, cambi gruppo, non resti lì a cincischiare su quello che ti va di fare e quello che invece “no, dopotutto non mi conviene”. Ti separi dalla chiesa o dal partito formandoti un’idea tua, avendo il coraggio di dire “io la penso così”, anziché restare nell’ombra confortante delle istituzioni, perché sono grandi e grosse, e tu invece sei un piccolo pavido ipocrita che non sa neppure in cosa crede. «Ma, per Dio, non voglio che nessuno lo sappia!» Eh no, questa non è fede, è opportunismo. E se allora vogliamo fare di questo un dogma, no, avete sbagliato indirizzo.

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  12. @Galatea
    oltre agli ipocriti ed ai fondamentalisti ci sono quelli che hanno posizioni critiche ma ben definite.
    Mi sembra che la Bindi quando prese posizione sui PACS ne abbia fornito un’ esempio.
    Purtroppo condivido al 100% la tua analisi sull’applicazione disinvolta delle leggi, e credo anch’io sia di origine cattolica. Purtroppo è condivisa anche dal più convinto dei mangiapreti.

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  13. Cara Galatea, condivido in pieno quanto scrivi. E mi è piaciuta molto, perché non l’avevo mai vista in questi termini, la tua osservazione su come il sistema cattolico di peccato e perdono risulti perfettamente antisismico. Riguardo alla scuola, da quello che dici in pratica voi professori avreste in mano il modo di liberarci della Gelmini e magari di tutto il governo: e se cominciaste ad organizzarvi un po? 🙂

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  14. Diavolaccia d’una Galatea! Tu ci porti tutti giù all’Inferno, noi italici, come il nero cherubino portò Guido da Montefeltro:

    Venir se ne dee giù tra ‘ miei meschini
    perché diede ‘l consiglio frodolente,
    dal quale in qua stato li sono a’ crini;
    ch’assolver non si può chi non si pente,
    né pentere e volere insieme puossi
    per la contradizion che nol consente”.
    Oh me dolente! come mi riscossi
    quando mi prese dicendomi: “Forse
    tu non pensavi ch’io loico fossi!”.

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  15. Galatea, pronunciamenti ufficiali della chiesa in favore degli anticoncezionali ovviamente non ce ne sono, altrimenti dove starebbe la “elasticità” rispetto alle regole di cui parlo?

    🙂 Però peggio della Binetti, no, ti prego! Già rabbrividisco all’idea di un post sui pregi (anzi l’obbligo) del cilicio… 🙂

    @mikecas: ma quali sarebbero i miei interessi?
    Con l’occasione ho fatto un salto sul tuo blog. Senza astio ma con franchezza, lo sai che assomigli molto ai quei miei compagni di facoltà che non sopportavo proprio? 🙂
    Patfumetto mi chiedeva un esempio di affermazione di fisici che non mi piace: ebbene, ne ho trovato uno tipico nel tuo blog, per cui mi permetto di rimandarla al tuo post “Il Large Hadron Collider e i buchi neri”, in particolare il capoverso che inizia con “L’argomento principale di chi chiede la chiusura di LHC… ecc”.
    Mi piacerebbe sapere l’opinione degli altri: quanti condividono e quanti invece rabbrividiscono?

    Mi scuso per il fuori tema…

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  16. @spillo
    non ti preoccupare… non e’ grave… non morirai per cosi’ poco….
    Non tutti quelli che si laureano in fisica la capiscono, e spesso non sanno nemmeno leggere molto bene…. ma trovano sempre un modo di campare…. tu cosa fai?
    🙂

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  17. Eh caro Spillo, ma dato che pronunciamenti ufficiali della Chiesa non ce ne sono, mentre ce ne sono di ufficiali e ben contrari, il buon cattolico, se vuol considerarsi tale, non può, di testa sua, approvare i contraccettivi, o sostenere che per lui non peccato usarli ed auto-assolversi se lo fa. Altrimenti si pone fuori dalla comunione con il resto dell’Ecclesia. La Chiesa, in questo, non è per niente “elastica”! Il cattolico che faccia uso di contraccettivi, o che li prescriva e li somministri in quanto medico, non è elastico: per la Chiesa è solo peccatore. Che poi nella pratica molti cattolici lo facciano, ciò non inficia il fatto che lo facciano peccando, non rispettando i dettami di Santa Madre Chiesa. Un tempo avrebbero rischiato il rogo o la prigione…se oggi non li rischiano, mica è perchè la Chiesa è “elastica”, è la società che è laica e non lascia più condannare la gente per i peccati, ma solo per i reati, quando questi vengano provati in laici tribunali. Quindi non è affatto il cristianesimo, o il cattolicesimo, ad essere “elastico”: è che il Papa non è più re, o almeno, è sempre abbastanza re, ma non ha così tanto potere per poter costringere tutti i sudditi a seguire le sue direttive a forza.

    Sulla fisica mi scuso, ma non ho opinioni: non ci capisco un accidenti.

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  18. Galatea, tornando in tema, ovviamente concordo completamente con il tuo commento. La mia battuta (che tale era ed il povero spillo, di cui ignoro tutto, era solo l’involontario stimolatore della stessa, anche se a posteriori mi sembra che l’impressione iniziale fosse piu’ che valida) voleva solo far notare che esiste anche la possibilita’ di “chiamarsi fuori” dalla chiesa, ma sfruttare appieno i vantaggi del pensieri cattolico permissivo.
    Sul perche’ non penso che l’agnosticismo sia una posizione praticamente sostenibile nella vita reale ci tornero’ con piu’ calma.

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  19. @->Marcello: a me la Rosi Bindi sta simpatica, infatti. La rispetto. Secondo me è una donna che capisce abbastanza i limiti fra la laicità dello Stato e l’intromissione della Chiesa. Ogni tanto ci barufferei comunque, però è già tanto. Ma mi pare che dalle alte gerarchie ecclesiastiche non sia molto amata, proprio perchè ha posizioni non coincidenti con le loro. Però lei dice chiaramente le cose su cui non concorda, non si nasconde nel silenzio. Per questo penso che non sia molto amata, fra l’altro…

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  20. E’ storicamente, di più, antropologicamente inattaccabile la tua tesi secondo cui la forma mentis di questo sciagurato paese è intrinsecamente legata al cattolicesimo, attraverso il quale viene (de)formata anche la coscienza civile dei cittadini e il loro modo di stare e interpretare la società (laica).
    Se fossi cattolico ti direi: che Dio ti benedica, Galatea!

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  21. Vecchissima barza ritrovata da Felix;
    il bello è che l’ho imparata da loro!

    Durante la pausa caffè Dio si trova tranquillo nel suo ufficio e decide di dare un’occhiata al mondo col monitor a circuito chiuso.

    Sul primo canale vede un omino che in un campo cotto dal sole cocente, con un piccone sta dissodando il terreno sudando come una fontana e facendosi un mazzo tanto.

    Dio preoccupato chiama San Pietro gli indica il monitor e gli chiede con aria stupita: “Che è questo? Perché quell’uomo fa così?”.

    San Pietro risponde: “Signore, sei stato tu a suo tempo a dire Uomo, lavorerai col sudore della tua fronte!“.

    “Ma io stavo scherzando! Ero arrabbiato per la macedonia senza mela, ero fuori di me ma non pensavo certo ad una cosa del genere… io scherzavo!”.

    “A quanto pare non l’ hanno capito, Signore” dice San Pietro.

    Allora Dio: “Proviamo su un altro canale…”.

    Cambia canale e vede una donna che sta partorendo tra urla di dolore, grida e lacrime.
    “E questo che è????” esclama Dio spaventato “Perché quella donna sta soffrendo a quella maniera???”.

    San Pietro risponde: “Signore, sei ancora stato tu a suo tempo a dire ‘donna, tu partorirai con dolore!’ “.

    “Ma come si fa a non capire che era uno scherzo? D’accordo ero arrabbiato ma non immaginavo certo che mi avrebbero preso alla lettera… e sono andati pure oltre… quanto sangue…! Io stavo scherzando!!! Controlliamo un altro canale per vedere se hanno frainteso qualcos’altro…”.

    Cambia canale ancora, ma stavolta niente sangue né sudore, niente pianti né fatica… solo una grossa tavolata imbandita di cibo e i commensali sono vescovi, cardinali e alti prelati della Santa sede, tutti grassi, sghignazzanti, pieni di anelli e catene d’oro, vestiti di seta che allegramente sbevazzano alla faccia de chi je vo’ male.

    Al che Dio guarda San Pietro negli occhi dicendo “E questi? Si può sapere perché questi fanno così?”.

    San Pietro guarda Dio, tira un sospiro e dice “Questi hanno capito che stavi scherzando…”.

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  22. @->Raser: Urka, a Rimini ho anche diversi amici/lettori del blog… non solo vado a predicare, ma posso pure organizzare una claque! 😀

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  23. A mio parere questa disinvoltura interpretativa fa comodo anche alla Chiesa , un po’ per quel gioco di potere che si poggia sull’asse peccato/perdono, un po’ perchè se dovessero iniziare seriamente a contare gli adepti ligi alle regole, escludendo tutti i trasgressori , il numero dei graditi precipiterebbe paurosamente verso il basso .

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  24. mikecas, perdonami, noi fisici teorici non ci teniamo molto a spiegare le cose agli sperimentali… è fatica sprecata, spesso… 🙂

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  25. @Galatea
    La Bindi a me non è particolarmente simpatica, ma le riconosco una certa coerenza.
    L’avevo presa ad esempio perchè è un personaggio pubblico, ma di cattolici atipici e non disinvolti ne conosco diversi.Alcuni esternano il loro dissenso, altri lo gestiscono come un fatto privato, senza nasconderlo ne pubblicizzarlo.
    Personalmente non ho nulla da ridire su entrambi i comportamenti, quelli che non sopporto sono i personaggi che vogliono imporre ad altri regole che nemmeno loro rispettano, tipo Casini o Mele o Cesa.Che per me possono pure trombarsi ogni adulto consenziente che trovano, ma nel farlo perdono il diritto di parlare di etica sessuale cattolica.

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  26. Aggiungerei che il rigore “disinvolto” è un mezzo portentoso – per chi abbocca, ovviamente, ma è frequente che accada in seguito al lavaggio del cervello ch inizia da quando nasci e ancor prima – per suscitare ensi di colpa.
    E i sensi di colpa aiutano parecchio a controllare le esistenze altrui. Le avemarie sono i mezzucci di controllo. Ma il vero motore è il sentirsi sempre inadeguati. (E vogliamo parlare di quanto sia persecutoria l’onnipresenza divina??)

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  27. Grazie per la citazione nel post, non merito tanta attenzione.

    Noto che dalla disinvoltura Spillo passa all'”elasiticità”.
    Bene, questo ci aiuta a comprendere come non sia un caso che il cattolicesimo trionfi nel paesello nostro : qua da noi è tutto un “sì,però”, ” il mio caso è diverso dal tuo”, ” io son diverso dagli altri”, ” si può fare eccezione”, eccetera.
    Sicchè ormai penso si possa parlare di una totale convergenza tra interessi particolari e generali, come ad esempio :
    1) animo italico portato a farsi i fatti propri, mentre parcheggia in posto auto handicappati senza averne diritto;
    2) vaticano abituato a farsi parimenti i fatti propri, mentre reinveste gli utili in congreghe di dubbia liceità.

    Ora, caro Spillo, in tale sintonia l’unica cosa che stona è che i titolari del punto 2) pretendono d’insegnar le buone maniere a quelli del punto 1), ed anche a quelli che nel punto 1) non ci si riconoscono.
    Il che è notevole, ne converrai: ma sono certo che la tua elasticità troverà un senso anche per questo.

    Tocca fare i conti anche con Marcello, che magari su Wikipedia ha scoperto che a capo della chiesa protestante anglicana ci sta la Regina d’Inghilterra, e pure da un po’ di tempo.
    Hai visto mai che voglia dir qualcosa?
    Non sono monarchico: mi basterebbe che nel paesello nostro si facessero poche pive, e che chi non applica la legge fosse perseguito .
    Con buona pace degli obiettori cattolici: che se son tali, si scelgano un altro lavoro, e la finiscano di intasar reparti di ginecologia ed ostetricia, che il paese ha già i suoi problemi.

    Approfitto per salutare Eppurshemoves,grato che si condividan (almeno così mi pare) le opinioni.

    Inchino e baciamano alla padrona di casa.

    Ghino La Ganga

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  28. Ghino: gli anglicani non sono (solo) protestanti, tecnicamente. Sono (anche) cattolici che non riconoscono l’autorità di Roma e con il tempo si sono trovati a sostenere posizioni che la Chiesa Cattolica Apostolica Romana non approva. Prova ne sia che i preti anglicani che lasciarono la comunione anglicana scandalizzati dal sacerdozio femminile sono stati accolti a braccia aperte dalla Chiesa di Roma (loro, e le loro mogli – oh, yes). Giusto per rendere le cose un po’ più complicate.

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  29. Le rispondo, caro Ghino, come avrebbe risposto a me mio nonno:
    “Ti pare giusto.”

    (perdoni il “disinvolto” passaggio dal Lei al Tu)

    Anche se, come mi è stato fatto notare proprio in questo blog da un utente in serie faccende affaccendato, io “rifletto” poco. Presumo anche rispetto a Lei.

    E con poca riflessione, ma sincera simpatia, la saluto caramente.

    (chiedendo venia alla padrona di casa per questo siparietto privato)

    EppurSheMoves

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  30. @Ghino
    Leggi meglio: su wiki c’è scritto che la regina si limita a nominare i vescovi tra una rosa di candidati proposta dalla chiesa, e solo per Inghilterra e Galles.Già in Scozia o in Irlanda non ha poteri.E la chiesa anglicana conta 39 province indipendenti.
    Non fraintendere, farei cambio volentieri, volevo solo puntualizzare che “i protestanti” sono un’ insieme troppo variegato per avere UNA posizione ufficiale, piuttosto ne han qualche migliaio (comprese le più retrograde di evangelici e reborn), nessuna davvero rilevante (tranne quando un reborn fa il presidente degli USA).
    Completamente d’accordo sulla conclusione.

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