Il compleanno di Leonardo Da Vinci, il genio inventato da ladri e fascisti

Leonardo Da Vinci, ovvero il genio “scoperto” a posteriori (da ladri e fascisti).

Oggi, 15aprile 1452 nasceva a Vinci Leonardo. Che tutti sappiamo essere il più gran genio del rinascimento italiano.

Posto che leonardo un genio lo fu davvero, è curioso però che in vita, pur se stimatissimo e pagatissimo dai suoi mecenati, Leonardo era però considerato uno dei tanti artisti del periodo, addirittura non dei più quotati in assoluto (anche per via della sua tendenza a cominciare lavori e non portarli a termine).

Carattere difficile come tutti gli arietini, dotato di un umorismo toscano tagliente, Leonardo fu un cervello in fuga in Francia, ma pochi sanno che la sua fama di genio inarrivabile è molto recente.

Il primo grande momento di successo di massa Leonardo lo ebbe con il furto della Gioconda, avvenuto al Louvre nel 1911. La #giocondamisteriosamente trafugata divenne una immagine famosa in tutto il mondo: del furto furono sospettati #picasso e altri artisti (in realtà il ladro era Vincenzo Pontiggia, un immigrato italiano). La vicenda ebbe risonanza mondiale e da allora la Gioconda divenne il quadro più famoso al mondo.

Fu però il fascismo a creare l’immagine di Leonardo genio proiettato verso il futuro.

Nel 1939 alla sede della #triennale di #milano il regime organizzò una enorme mostra su Leonardo e le sue invenzioni, che voleva ribattere al pregiudizio che gli italiani fossero solo portati per arte e letteratura e rivendicava la capacità tecnica e tecnologica della nostra cultura.

L’Italia all’epoca era in piena autarchia e il regime voleva dimostrare con questa impostazione propagandistica non avere bisogno di apporti stranieri perché scienza e tecnologia erano una “invenzione” italiana. Per questo il regime già nel 1933 aveva “arruolato” “Leonardo come testimonial della eccellenza italiana e fatto scrivere una voce approfondita sulla Treccani.

Leonardo, che fino ad allora era stata una figura importante ma non centrale del Rinascimento, divenne così il “genio” per antonomasia. E un genio “italico”. Anche se poi, nella vita, l’Italia l’aveva lasciata per campare…

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